Per il Giubileo l'Unitalsi si prepara agli straordinari
Il presidente nazionale, Salvatore Pagliuca: «Non sarà un gioco mettere insieme le forze per accogliere tutti i pellegrini disabili e ammalati. Già da adesso il nostro numero verde è rovente per le telefonate». Intanto è cominciata col Triveneto la stagione dei pellegrinaggi per Lourdes. Persistono difficoltà con le ferrovie francesi che creano disagi. Bene Trenitalia, unica compagnia che ha mezzi adeguati.
È ormai alle porte la stagione dei pellegrinaggi 2015 a Lourdes: è stata aperta lunedì di Pasqua dalla sezione triveneta e terminerà a ottobre con quella romana, passando per il pellegrinaggio nazionale dal 26 settembre al 4 ottobre.
L’Unitalsi si presenta ancora una volta puntuale, dal lontano 1903, all’appuntamento. I suoi “barellieri” e le sue “damine” accompagneranno gli ammalati verso la grotta di Massabielle, dove Maria apparve a Bernadette Soubirous l’11 febbraio del 1858.
Il presidente nazionale Salvatore Pagliuca presenta la stagione 2015 che già vanta numeri importanti: 92 treni e 73 aerei verso Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela, Terra Santa, Loreto, San Giovanni Rotondo e Pompei.
Numeri da tour operator, ma l’Unitalsi è ben altra cosa…
«L’Unitalsi è ben conosciuta per essere “quella dei treni bianchi”, nata con lo scopo preciso di accompagnare gli ammalati a Lourdes. Abbiamo evoluto lo scopo principale, che resta pur sempre il suo carisma, per occuparci del pellegrinaggio verso il vero santuario di Dio che è l’uomo, soprattutto l’uomo nella sofferenza e nella difficoltà. Per questo motivo abbiamo sviluppato sul territorio e nelle chiese locali, una serie di progetti e azioni come case famiglia, case di accoglienza, progetto solitudine, servizio civile e tutte quelle attività che tendono a portare sollievo alla sofferenza».
Il tema pastorale di Lourdes per il 2015 è “La gioia della missione”. Come si preparano i pellegrini nel viaggio verso la grotta di Massabielle?
«Ogni anno, partendo proprio dal tema pastorale che propone il santuario di Lourdes, sviluppiamo un libretto che sia un vero e proprio compagno di viaggio e, oltre a scandire il tempo del pellegrinaggio, sia uno strumento utile per meditare sull’esperienza che si sta vivendo. Quest’anno abbiamo l’opportunità di riflettere sul tema della missione, un tema caro a papa Francesco con la sua missione verso le periferie, come quella delle persone in difficoltà che noi viviamo quotidianamente».
Parlando proprio di papa Francesco viene in mente che quest’anno vi toccheranno gli straordinari con il Giubileo che inizierà l’8 dicembre 2015…
«È un bel cammino, un evento di grazia che si lega bene con il messaggio della gioia della missione, perché non c’è missione senza misericordia. Un richiamo importante anche per la nostra società, per le nostre viltà, guerre e amarezze. La fiducia nella misericordia di Dio ci apre il cuore e ci spinge a una testimonianza più credibile e più reale del nostro essere cristiani. Non sarà un gioco mettere insieme le forze per accogliere tutti i pellegrini disabili e ammalati che verranno a Roma. Già da adesso il nostro numero verde (800062026) è rovente per le telefonate».
Mentre Pupi Avati inserisce le carrozze dei treni bianchi nel suo cortometraggio, si registrano sempre più scelte avverse nei confronti di questo mezzo di trasporto caratteristico dell’associazione. Perché?
«Questa è una precisa scelta di business, soprattutto da parte di Sncf, le ferrovie francesi, che creano disagi ai nostri pellegrinaggi. Con Trenitalia c’è un rapporto in miglioramento e, non a caso, è l’unica compagnia ferroviaria che ha un parco mezzi dedicato ai pellegrinaggi. Noi continuiamo a credere che nel nostro dna ci sia il treno bianco, tolto questo diventeremmo qualcosa di amorfo che non è individuabile anche nell’immaginario collettivo. Inoltre il treno, a differenza del bus e dell’aereo, è il mezzo più adatto per le persone che noi trasportiamo a Lourdes e ci permette di vivere a pieno il pellegrinaggio che è più un viaggio dello spirito che del corpo».
Eppure i pellegrini italiani dovrebbero essere guardati con particolare benevolenza, visto che proprio loro, secondo quanto dichiarato da padre Horacio Brito rettore dei Santuari di Lourdes a conclusione del pellegrinaggio nazionale Unitalsi del 2014, hanno contribuito in larga misura alla ricostruzione del santuario di Lourdes dopo l’alluvione del 2013…
«La presenza degli italiani è notevole. Noi usiamo dire che Lourdes è il più grande santuario mariano d’Italia. Nonostante la crisi e le difficoltà sono circa 1,5 milioni gli italiani che ogni anno vano a Lourdes, quindi anche l’apporto anche dal punto di vista economico è notevole, ma per la Francia è un luogo di culto come tanti altri».
Qual è il messaggio che quest’anno l’Unitalsi affiderà a tutti i pellegrini?
«Riscoprire la bellezza del pellegrinaggio a Lourdes per testimoniare a tutti la conversione del cuore e l’essere cristiani».
Un messaggio alle ferrovie francesi?
«Favoriscano il pellegrinaggio, definito dal cardinal Comastri come “un viaggio di felicità”. La felicità non può che venirci dalla riscoperta che Dio è buono e misericordioso e ci ama».