Disabili, indipendenti ed ecologici: si inaugura sabato 25 novembre Ca’ Solare
Il 25 novembre si inaugura ufficialmente Ca' Solare, un edificio residenziale dismesso e rinato grazie a fondazione Irpea con l'intento di aiutare le persone con disabilità a confrontarsi con le opportunità e i problemi quotidiani
Gloria ha 32 anni, ama i social, è timida ma allo stesso tempo nasconde una forte determinazione nel voler essere indipendente. Lavora da diversi anni in un'azienda a Pieve di Curtarolo e si muove autonomamente con i mezzi pubblici. Anche Chiara, tre anni più grande, utilizza l'autobus per raggiungere il suo lavoro a Ponte San Nicolò. Ha vissuto per un periodo con sua sorella, mantenendo comunque il desiderio di costruirsi una propria vita.
Da settembre Gloria e Chiara vivono all'interno di Ca’ Solare, l'edificio realizzato dalla fondazione Irpea e rivolto a persone con disabilità pronte a intraprendere un percorso di vita autonoma. Ricavata dalla riqualificazione di un immobile in via Raggio di sole, Ca' Solare è una piccola ma luccicante medaglia al petto come modello di welfare innovativo e sostenibile, concentrato sulla rifunzionalizzazione degli spazi come palestra di vita per aiutare le persone con disabilità a confrontarsi con le opportunità e i problemi quotidiani.
Sabato 25 novembre, alle 11, con il taglio del nastro – dopo due anni di gestazione e con il contributo della fondazione Cariparo e il sostegno di donazioni – l'edificio viene ufficialmente inaugurato: orientata all'ecosostenibilità, la struttura dispone di due gruppi d'appartamento per ospitare otto inquilini, con una sala polivalente intesa come spazio aperto e permeabile per coinvolgere cittadini nel costruire nuove connessioni. Una soluzione intermedia e alternativa alle tradizionali forme assistenziali, con la quale si vuole rendere le persone capaci di passare dall'“essere curati” al “prendersi cura di sé”. Il tutto, come avverrà per Gloria e Chiara fra un anno, con l'obiettivo di chiudere il percorso e cercare una nuova casa autonomamente.
Accanto all'edificio, inoltre, sorgerà una serra gestita da 20 ragazzi disabili i quali, dopo la formazione con Coldiretti e con il Consorzio agrario del Nordest, coltiveranno prodotti biologici non solo destinati per uso interno a Ca' Solare: le eccedenze, infatti, verranno consegnate personalmente dai ragazzi a famiglie, di volta in volta, selezionate.
«Noi vorremmo essere un punto di riferimento per il territorio – spiega Stefano Rizzo, direttore generale Irpea – e in base alle esigenze o indicazioni dei servizi sociali o dell'Ulss daremo una possibilità di inserimento per far capire come si può vivere in un contesto condominiale e urbano che è il traguardo finale. L'auspicio è che Ca' Solare diventi un luogo di facilitazione per il riconoscimento identitario e l’affermazione esistenziale».