Tv2000 cambia: per raccontare il mondo con gli occhi della fede
Al via dal 3 novembre il nuovo palinsesto targato Ruffini-Sortino, per dare voce alla “chiesa in uscita”. Tra le principali novità, il programma quotidiano del pomeriggio Siamo noi e il serale in diretta ogni mercoledì Help.
Niente corsa allo share e guerra di numeri
La rivoluzione di Tv2000 si apre all’insegna della chiesa in uscita. E lo fa con un palinsesto quasi completamente rinnovato. «Non avere come obiettivo le percentuali di ascolto non significa che non siano importanti – tiene a precisare Paolo Ruffini, direttore di rete (nella foto con Serra e Brunelli) – Condividere, che è il significato di share, non è un disvalore ma bisogna farlo su qualcosa in cui si crede. E questo è un cammino lento, con spazi televisivi ancora da colonizzare». Il mandato affidato alla televisione della Cei è chiaro: utilizzare un linguaggio meno ecclesiale, aprirsi al dialogo con chi è più lontano dalla chiesa, avvicinare i giovani e raccontare la speranza anche nella crisi.
Nuova stagione
«C’è grande bisogno di una televisione diversa – evidenzia Ruffini – che trasmetta senso e non si ripieghi in se stessa. Tv2000 è un cantiere, non ci sarà mai un punto d’arrivo. Vogliamo fare una televisione che racconti il mondo con gli occhi di chi crede. E i nuovi programmi sono figli di questa visione. Un cantiere in movimento che parli un linguaggio contemporaneo, camminando nel solco tracciato dalla Evangelii gaudium. Preghiera, impegno sociale, racconto e ascolto saranno i nostri riferimenti. Ma per farlo dobbiamo essere piantati nel mondo e nella storia».
Tra le principali novità del palinsesto, il programma quotidiano del pomeriggio Siamo noi e il serale in diretta ogni mercoledì Help: «Il miglior antidoto al talk show è il listen show. Se la parola nasce dall’ascolto – precisa Ruffini – acquista senso. Altrimenti è solo chiacchiera».
Ideato da Alessandro Sortino, firmato da Dario Quarta e condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, Siamo noi proverà a fare della televisione «uno strumento di condivisione attraverso cui raccontare la vitalità di un’Italia che non si limita a denunciare i problemi, ma che si mette in gioco per trovare soluzioni». Storie vere, sofferte, raccolte nelle nostre città e periferie saranno invece al centro di Help, programma di Monica Mondo condotto da Arianna Ciampoli e Antonio Soviero: «Vogliamo rendere Tv2000 interessante anche per chi non è vicino alla chiesa».
Informazione
Nel palinsesto di Tv2000, programmi e news sono sempre stati intrecciati. Una peculiarità che, con alcuni cambiamenti, proseguirà anche nella nuova stagione: «Aver raccontato la vita della chiesa da fuori mi aiuta, ora, a raccontarla meglio da dentro. Quella di confrontarmi con un pubblico anche di non credenti e con un linguaggio laico – spiega Lucio Brunelli, direttore delle testate giornalistiche – è un’eredità che porto con me. L’importanza di interloquire anche con chi conosce meno la chiesa o nutre dei pregiudizi nei suoi confronti».
Lo spazio informativo di Tv2000 comincia al mattino con la rassegna stampa delle 6.30. Quindi l’allungamento del Tg delle 18.30 a mezz’ora e, dal 3 novembre, la nuova edizione delle 12 con servizi e interviste dall’Italia e dal mondo. Una novità del Tg2000 è Il Post, approfondimento quotidiano che segue l’edizione serale del notiziario con inchieste, reportage e testimonianze. E ancora l’informazione sportiva tutti i lunedì e sabato con Sport2000.
Cambiamenti anche sul fronte della conduzione, con nuovi volti femminili che arriveranno a breve. «I tempi sono cambiati e, da cattolici, non ci dobbiamo più sentire assediati: la chiesa nel mondo, come dice Francesco, deve essere un ospedale da campo. Si sono ridotti i pregiudizi ideologici – prosegue Brunelli – e per questo dobbiamo compiere uno sforzo ancora maggiore di intercettare le domande profonde nel cuore delle persone. Di tutte le persone».
Spazio importante è dedicato alle dirette degli eventi del papa e alle sue riflessioni quotidiane ne Il diario di papa Francesco. Per Brunelli, «la vera sfida è quella di raggiungere i non credenti, senza mancare di nessuna attenzione verso il nostro pubblico tradizionale». Anche attraverso un’attenzione maggiore ai social e al web: allo studio il nuovo sito internet e le app per rendere fruibile la visione dei programmi anche sui device mobili.