Relazioni, comunità e solidarietà: è la festa di san Giovanni Battista a Thiene
Giovedì 22 giugno il via ai festeggiamenti che dal 2010, grazie all’iniziativa della parrocchia del Duomo, affollano di concittadini e visitatori il salotto buono di piazza Chilesotti. Tra gli appuntamenti più attesi, dopo la messa solenne di domenica 25 alle 10 in Duomo, c’è certamente la “Camminata di san Giovanni” di sabato 24.
Sono passati quasi mille anni da quando il neonato comune di Thiene, in una delle sue prime “convicinie”, scelse san Giovanni battista come patrono.
E nonostante dal 1950 in poi per molti anni si fosse ventilata l’ipotesi che il santo omonimo, Gaetano Thiene, avesse scalzato il precursore, i thienesi si apprestano anche in questo 2017 a festeggiare l’unico vero patrono, ribadito nel 2011 dallo stesso consiglio comunale.
Si spalancheranno così giovedì 22 giugno le porte ai festeggiamenti che dal 2010, grazie all’iniziativa della parrocchia del Duomo, affollano di concittadini e visitatori il salotto buono di piazza Chilesotti.
Tra gli appuntamenti più attesi, dopo la messa solenne di domenica 25 alle 10 in Duomo, c’è certamente la “Camminata di san Giovanni” di sabato 24 (partenza tra le 8 e le 9.30 dal Duomo) che si snoderà per 5 o 9,5 chilometri per le vie della città, alla (ri)scoperta dei capitelli che ancora oggi testimoniano la devozione nei secoli dei thienesi.
Altra occasione centrale, la serata di venerdì 23, in piazza Chilesotti.
Sarà l’occasione per premiare i vincitori del torneo di calcio a 5 iniziato il 12 e per ascoltare due gruppi musicali thienesi, i Libertà in offerta e i Feeling souls. Ma soprattutto sarà una serata, a sinodo diocesano dei giovani iniziato, dedicata a tutti gli under 35 di Thiene e dintorni che si sentono interpellati dall’appello del vescovo Claudio a Cracovia, l’estate scorsa, a cambiare le cose, anche nella chiesa.
«Oggi, la parrocchia del Duomo di Thiene è paragonabile a una tavolozza fantasiosa e vivace – è il commento del parroco, don Livio Destro –ricca di tanti colori diversi, come tante e diverse sono le opere di coinvolgimento comunitario che realizza e che vuole incrementare nel futuro, per un servizio sempre più efficace al bene delle persone».
La festa diventa quindi l’occasione per uscire, prendere l’iniziativa, incarnare l’invito di papa Francesco ad abbandonare le mura amiche di chiese e patronati per andare incontro alle donne e agli uomini di oggi.
«Relazioni e comunità sono i pilastri della festa – continua don Livio – Dimensioni sviluppate nella recente missione parrocchiale con i francescani, chiusa il 28 maggio scorso».
Ma c’è un’altra parola chiave della festa: solidarietà.
Alla “Camminata di san Giovanni” l’incasso sarà devoluto ai progetti caritativi della parrocchia, che qui non si fermano alla Caritas parrocchiale e vicariale, ma contano anche sul Centro aiuto alla vita, sull’ambulatorio medico, sul gruppo Bucaneve che sostiene le persone con disabilità, e ancora l’associazione Sintonia che offre a singoli e famiglie spazi gratuiti di ascolto e consulenza, senza dimenticare il gruppo Mani benefiche che sistema e redistribuisce indumenti usati e la Casa della solidarietà che offre alloggio.