Lugo di Vicenza, storia di una piccola rinascita
Il circolo Noi da due anni a questa parte, grazie al gruppo Patro Restyle e alla Compagnia delle Vigne, che mette in scena ogni anno un musical, ha ripreso quota e rappresenta oggi un punto di riferimento per la popolazione anche nel mezzo dell'estate. Il 24 e il 31 luglio continua "Anguriara lounge", la manifestazione che con musica e spuntini ha portato centinaia di persone in patronato.
Questa è la storia di una piccola rinascita. Una storia significativa, perché va in controtendenza rispetto alle troppo ripetute testimonianze di declino e perché ricorda ai circoli e ai patronati in difficoltà che risalire la china è possibile. Non ci vogliono miracoli: a volte basta anche una fetta d’anguria in una sera d’estate.
A Lugo di Vicenza, parrocchia del vicariato di Thiene, il circolo Noi Patronato San Giuseppe è stato protagonista, tra l’aprile e il maggio del 2013, di un profondo rinnovamento. Prima d’allora, infatti, un gruppo di anziane volontarie garantiva l’apertura del bar solo in determinati orari, ma la riflessione del parroco, don Giampietro “Piero” Cecchinello, e del consiglio pastorale ha imposto un deciso cambio di rotta. «Siamo partiti dal nulla – spiega il 32enne Davide Ranzolin del consiglio pastorale e del direttivo Noi – prima con un aperitivo domenicale dopo la messa gestito dai giovani, poi con l’apertura del sabato sera con il gruppo famiglie».
Accanto al circolo Noi è nato un gruppo di supporto, il Patro Restyle, grazie alla quale i giovani sono chiamati a ripensare nell’oggi l’idea stessa del patronato. Man mano il numero dei volontari è lievitato, come il numero di proposte e di attività. A beneficiare delle aperture nei fine settimana sono stati gli adolescenti, che hanno eletto in centro parrocchiale il loro punto di ritrovo, e le giovani famiglie con bambini. In patronato è nata anche una compagnia teatrale, la Compagnia delle Vigne, mentre impreziosiscono il centro con le loro attività anche il gruppo famiglie, le corali del paese, l’Azione cattolica e l’Unitalsi.
Per il terzo anno i venerdì sera del mese di luglio si animano con l’“Anguriara lounge”. Musica, fette di anguria, panini “onti”, patatine, hot dog e persino marshmallow per i più piccoli. Centinaia le persone che si sono radunate nei primi venerdì di luglio. «Tra luglio e agosto le attività del centro parrocchiale sono al minimo. Non è stata facile all’inizio ma ora, anche grazie al passaparola, molte più persone di prima hanno iniziato a frequentare il patronato». Quest’anno, per la prima volta, le compagini delle varie associazioni del paese si sfidano in un torneo di calcetto.
Ma cosa chiedono le persone a un patronato: «Sembrerà banale, ma la gente chiede prima di tutto che il patronato resti aperto, che ci sia un bar dove sentirsi accolti. Inoltre, c’è bisogno di iniziative per favorire l’aggregazione, dall’anguriara al nostro “Halloween alternativo” fino ad arrivare ai tornei. Il Noi, infatti, all’interno della parrocchia, è la realtà più elastica, quella che può più facilmente fare da ponte con altre realtà del paese, dalla pro loco alle altre associazioni esterne».
Felice di questa “rinascita” il parroco don Giampietro: «Queste esperienze positive ci incoraggiano a seguire questa strada. Non è facile avere così tanti giovani coinvolti. L’obiettivo è sentire il patronato come la casa della comunità, sia per la formazione ma anche per il tempo libero».