La Difesa del 25 ottobre 2015

È un'edizione speciale della Difesa del popolo quella che si troverà in edicola e in tutte le parrocchie della diocesi di Padova da sabato 24 ottobre. Si tratta di un numero da collezione che dedica 56 pagine all'ingresso del nuovo vescovo, don Claudio Cipolla, che la nostra chiesa ha vissuto domenica scorsa, 18 ottobre. Oltre alla cronaca di una giornata memorabile che a Padova non si viveva da ben 26 anni, vi proponiamo i numerosi saluti di benvenuto al nuovo pastore e ripercorriamo insieme il percorso iniziato il 18 luglio scorso con l'annuncio della nomina e culminato proprio domenica scorsa con l'ingresso. 

La Difesa del 25 ottobre 2015

La nostra festa illumini la vita

Nell'editoriale del direttore Guglielmo Frezza la riflessione sulla nuova pagina di storia che la chiesa di Padova si trova davanti e che è chiamata a scrivere. «L’ingresso del vescovo Claudio - scrive il direttore - è stato segnato da una palpabile emozione che ha accomunato autorità e fedeli giunti a salutarlo. Un’emozione che ora siamo chiamati a trasformare in gesti concreti e in uno stile di presenza vitale nella società, per essere testimoni autentici e credibili della bellezza del vangelo. A partire dalle scelte che ogni giorno facciamo nelle nostre famiglie.

«Sarò servo e ultimo»

Nella celebrazione in cattedrale sta il cuore di una giornata che è ruotata tutta attorno alle prime parole che il vescovo Claudio ha rivolto, di persona, a quella che d'ora i poi sarà la sua gente. «Eccomi, sono Claudio, figlio di Dio»: così è iniziata l'omelia che ha dato l'avvio al mandato pastorale di don Claudio, poco dopo aver ricevuto il pastorale sulla cattedra che fu di San Prosdocimo dal patriarca di Venezia e metropolita Francesco Moraglia. Una celebrazione nella quale è emersa chiaramente la preferenza del vescovo per i poveri. Una preferenza che lo ha spinto anche a fare un "voto di povertà" personale. Nella Difesa il racconto attraverso parole e immagini della partenza dall'Opsa di Sarmeola, dell'arrivo in piazza con il discorso del sindaco Bitonci e dei riti antichi e di significato profondo che si sono svolti in cattedrale.

Al primo posto la misericordia e l'attenzione ai giovani

Nella mattinata di domenica 18, sindaci, parlamentari, consiglieri regionali, il prefetto Impresa, esponenti del mondo economico, universitario e della sanità, oltre ai corpi militari, hanno accolto l'invito dell'amministratore diocesano mons. Paolo Doni a incontrare per la prima volta il vescovo Claudio nell'auditorium della casa Madre Teresa di Sarmeola che dal 2000 sostiene i malati di Alzheimer e le loro famiglie. Coralità e apertura alla collaborazioni sono state espresse al vescovo, che ha ricambiato con la stima e la riconoscenza indicando in un dialogo ricco di misericordia e nell'attenzione reciproca ai giovani le due strade maestre per una collaborazione fruttuosa.

Una bisaccia per il viaggio insieme

Si tratta del vero dono che il settimanale diocesano offre al nuovo pastore padovano. Una lunga serie di saluti di benvenuto che aggregazioni laicali, famiglie, artisti, gruppi, sacerdoti, missionari fidei donum, parrocchie, vicariati e unità pastorali, oltre a catechisti ed educatori, hanno voluto rivolgere a don Claudio. Un segno tangibile, fatto di parole e immagini, dell'affetto con cui la diocesi ha atteso e ora ha accolto il vescovo mantovano.

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