Ucraina, Casa della Carità accoglie 20 profughi: "Le loro storie ci interrogano"
Disponibili 40 posti grazie al progetto realizzato in accordo con la Prefettura di Milano e in collaborazione con CeAS. Don Colmegna: "Affermare la cultura dell'ospitalità è la risposta più forte che possiamo dare". Al via il 22 marzo una serie di confronti sui temi della pace e della fratellanza
Sono al momento 20 i profughi ucraini ospitati dal progetto di accoglienza realizzato dalla Casa della Carità con CeAS - Centro Ambrosiano di Solidarietà, in accordo con la Prefettura di Milano. Sono 11 donne e 9 minori, ospitate in uno spazio messo a disposizione dal Consorzio Molino San Gregorio, dove sono seguite e affiancate dagli operatori della Casa della Carità e del CeAS, tra cui educatori ed educatrici, personale medico, psichiatrico e legale, insieme a mediatori culturali. Sono 40 i posti messi a disposizione grazie al progetto ma la Fondazione sta lavorando per attivarne altro, in collaborazione con altre organizzazioni milanesi.
"Con questa accoglienza la Casa della Carità ha scelto ancora una volta di 'stare nel mezzo' di una situazione di emergenza, offrendo un luogo sicuro alle persone in fuga dalla guerra. In questa situazione così complessa, affermare la cultura dell'ospitalità è la risposta più forte che possiamo dare, per far sì che ci siano delle tracce di speranza in questo dramma", spiega don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità.
"Le storie delle persone accolte ci interrogano in profondità. - prosegue don Colmegna - Per questo, come sempre facciamo, all'ospitalità sarà affiancata la riflessione, che per noi significa dare un senso alla nostra azione sociale. Io dico sempre che le emozioni durano poco, mentre sono i sentimenti a essere solidi. Creeremo dunque occasioni per affermare il nostro rifiuto della guerra e della violenza come sistema e provare a costruire possibili percorsi di pace e per affermare i sentimenti della fratellanza e dell'amicizia tra i popoli, che sono quelli che anche Papa Francesco ci indica nel suo instancabile grido contro la guerra il calvario di morte che produce".
Il primo di questi incontri si svolgerà martedì 22 marzo alle 18.30 e potrà essere seguito in diretta streaming sul canale YouTube della Casa della Carità. Il titolo dell'incontro è "Pace, un bene da costruire con cura" e vedrà un dialogo tra don Virginio Colmegna, presidente Casa della Carità, Luigino Bruni, economista e accademico, docente Università di Roma LUMSA, con spunti e sollecitazioni di Elena Granata, docente Politecnico di Milano, vicepresidente Scuola di Economia Civile e membro del Comitato Scientifico del Centro Studi SOUQ della Fondazione.
Per sostenere questa accoglienza, la Casa della Carità ha avviato una raccolta fondi. Per le modalità di donazione: dona.casadellacarita.org