Ottant’anni dal martirio di padre Placido Cortese
Per ricordare l’uccisione di padre Placido Cortese una mostra fotografica che racconta l’eroicità delle sue virtù umane e cristiane e una celebrazione
Un uomo solo in una stanza buia, circondato dal dolore e dalla brutalità. Le urla e le minacce non lo spezzano, il suo silenzio diventa un grido più forte di qualsiasi parola. È il novembre del 1944 e padre Placido Cortese, frate della Basilica del Santo, attende il martirio nelle segrete della Gestapo a Trieste. Torturato fino alla morte, non tradirà mai chi ha aiutato a fuggire dall’orrore. Oggi, 80 anni dopo, la sua memoria risplende come faro di speranza e coraggio, esempio luminoso di tenace amore per il prossimo. Padova e Trieste si preparano a celebrare questo anniversario con una serie di eventi che raccontano la straordinaria storia del “Kolbe di Cherso e di Padova”. Giovane (era nato a Cherso il 7 marzo 1907) e competente direttore del Messaggero di sant’Antonio, dopo l’occupazione della Jugoslavia da parte delle truppe dell’Asse si interessa dei deportati, soprattutto sloveni e croati, in particolare nel campo di concentramento di Chiesanuova, alla periferia di Padova, lasciando una testimonianza di grandissima carità. Dopo l’8 settembre 1943 la sua opera diviene clandestina, salvando centinaia di persone tra ebrei, militari alleati allo sbando e altri perseguitati dal regime nazifascista. Fino all’8 ottobre 1944, quando viene arrestato dai tedeschi. Paga con la vita la scelta di non tradire, e il suo corpo con molta probabilità viene cremato nella Risiera di San Sabba. Un esempio di virtù e di resistenza oggi riconosciuto da laici e credenti: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’8 febbraio 2018, in occasione dell’inaugurazione del 796° anno accademico dell’università di Padova, ha consegnato ai frati del Santo la medaglia d’oro al merito civile conferita alla sua memoria, mentre il 30 agosto 2021 Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sull’eroicità delle virtù, per il quale può essere invocato con il titolo di Venerabile. Per commemorare Padre Placito e la sua eredità spirituale e civile da sabato 23 novembre fino al 16 gennaio, presso il chiostro della magnolia nella Basilica di Sant’Antonio, è possibile visitare gratuitamente la mostra fotografica “Nel mio cuore come una ferita. Il campo di concentramento di Chiesanuova e l’opera di padre Placido Cortese”, curata da Antonio Spinelli e Maria Grazia Tornisiello sulla base di approfondite ricerche d’archivio. Sempre al Santo il venerabile Cortese viene commemorato domenica 24 novembre, alle ore 11, nella Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Mons. Franc Šuštar, vescovo ausiliare di Ljubljana e segretario generale della Conferenza Episcopale Slovena. Segue alle ore 12.15 in sala studio teologico una breve presentazione della pubblicazione Padre Placido Cortese, martire della carità - Il coraggio del silenzio (ed. Edizioni Messaggero Padova, 2024): un agile e coinvolgente volumetto che in questo periodo sarà disponibile gratuitamente direttamente in basilica. Sul canale YouTube, sui social del Messaggero di sant’Antonio e sul sito santantonio.org si possono vedere le tre puntate realizzate da padre Mario Conte, direttore editoriale di Messenger of saint Anthony, in italiano e in inglese, sulla vita di padre Cortese. La terza (“Martire della carità”) è online dal 24 novembre. A ottant’anni dalla sua morte Padre Placido Cortese ci parla ancora: un invito a ricordare che, anche nei momenti più bui, la luce della carità può brillare attraverso il coraggio di chi sceglie di amare senza condizioni.
Le iniziative per ricordare padre Cortese
Ottant’anni dopo il martirio, padre Placido Cortese ispira con il suo eroico silenzio e la carità infinita. Viene ricordato a Padova e a Trieste con varie iniziative, tra cui una mostra e un volume pubblicato dalle Edizioni Messaggero di Padova.