Migranti morti al largo della Grecia. Centro Astalli: “Urgente un piano Ue di accoglienza e integrazione”
Due i naufragi che sarebbero avvenuti in queste ore: 15 le vittime accertate, decine i dispersi. Padre Ripamonti: “Il cordoglio per le vittime oggi deve essere soprattutto un appello a istituzioni nazionali e sovranazionali a porre fine all’ecatombe di esseri umani nel Mediterraneo“
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“Il Centro Astalli apprende con profondo dolore di due naufragi di migranti avvenuti in queste ore a largo della Grecia. Quindici le vittime accertate, tutte donne, e decine i dispersi”. Così l’associazione reagisce all’ennesima tragedia del mare. E padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, afferma: “Il cordoglio per le vittime oggi deve essere soprattutto un appello a istituzioni nazionali e sovranazionali a porre fine all’ecatombe di esseri umani nel Mediterraneo“.
Il Centro Astalli chiede che “si fermino le morti in mare investendo risorse per un’operazione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo”; “si strutturino in modo permanente e adeguato vie di ingresso sicure per i migranti in Europa, agevolando ricongiungimenti familiari, prevedendo permessi di soggiorno per lavoro e programmi di accoglienza e integrazione”.
Infine, chiede che “si mettano in atto piani di evacuazione e corridoi umanitari per le vittime di guerra o di regimi illiberali e antidemocratici”.
Gestire un fenomeno complesso come la migrazione umana è responsabilità precisa dell’UE che richiede lungimiranza, visione e capacità di superare nazionalismi e chiusure.