Dopo 40 giorni Biagio Conte sospende il digiuno

Il missionario ha lanciato un appello per la crescita del bene comune. "A causa di uno sfrenato e spietato commercio non si tutela più il cittadino e così tutta l’umanità"

Dopo 40 giorni Biagio Conte sospende il digiuno

Dopo quaranta giorni il missionario Biagio Conte sospende il suo digiuno. Il fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, che ospita circa 400 persone in difficoltà,  ieri mattina, infatti, ha lasciato il sagrato della Cattedrale di Palermo, dove dal 17 febbraio ha trascorso anche le notti.

Il missionario, molto provato, aiutato dai volontari, si è trasferito in una delle sedi della comunità: in una piccola astanteria, dove pian piano riprenderà le forze per partecipare alla Settimana Santa assieme ai fratelli della missione. Anche se privo di forze ha lanciato un appello alle istituzioni e a tutti gli italiani perché ci sia uno sforzo concreto di migliorare la società lottando contro l'egoismo, il consumismo frenato e gli altri mali che affliggono l'umanità..

“A causa di uno sfrenato e spietato commercio non si tutela più il cittadino e così tutta l’umanità - ha detto -. Purtroppo non si segue più il sano e il vero modello del giusto lavoro, ma oggi si insegue un commercio e un lavoro orientati esclusivamente al profitto. E così attuiamo ed alimentiamo un modello di società orientato esclusivamente al materialismo e al consumismo. Siamo diventati schiavi e dipendenti di un marketing amorale e diseducativo, di multinazionali che non fanno altro che impoverire popoli e nazioni, sfruttando le loro risorse, arricchendo solo una minoranza di quelle nazioni e commerciando in armi e in tutto ciò che è negativo, diseducativo, violento e pornografico".

"Così non si rispetta più la persona, il corpo, l’essere umano, l’ambiente e la terra. - continua il missionario - Anche gli alimenti non sono più genuini, commestibili, perché alterati da tante sostanze nocive. Siamo diventati cose, oggetti di consumo; ci usiamo e poi ci gettiamo gli uni con gli altri. Domina un’economia del profitto, si vende e si pubblicizza tutto ciò che è negativo, violento, orribile e diseducativo. L’obiettivo è fare affari, soldi, business. Non è giusto tutto questo, non aiuta, non valorizza e così non si trasmette più il bene e il giusto. Mi appello a tutte le autorità e alle varie competenze affinché si intervenga al più presto nel fermare questa ingiusta corsa all’ingiustizia, al denaro e che non tutela più il cittadino, siamo diventati carne di mercificazione come spazzatura".

"Chiedo a tutti, al sindaco di Palermo e a tutti i sindaci - conclude -, al Presidente della Regione Sicilia e a tutti i presidenti di Regione, al Presidente del Consiglio e a tutte le autorità di ogni Stato, al Presidente del Parlamento Europeo, ad ogni uomo e ad ogni donna di questa umanità, di affidarsi alla preghiera e al rispetto dei valori, di unire la preghiera alle giuste opere. Se vogliamo il bene di questa società, dobbiamo collaborare tutti insieme” .

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)