Donne oltre i confini: torna il Festival "La violenza illustrata"

In programma dal 25 novembre al 10 dicembre e organizzato dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, l’edizione di quest’anno si concentra su violenza economica, cyber-violenza, attivismo delle donne islamiche e discriminazione multiple

Donne oltre i confini: torna il Festival "La violenza illustrata"

“Sconfinate”, come la marea di donne che in tutto il mondo lotta per i propri diritti. E’ questo il titolo scelto quest’anno per il Festival La violenza illustrata, in programma dal 25 novembre al 10 dicembre sotto le Due Torri e organizzato dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna. Una rassegna lunga 16 giorni come sedici sono i giorni di attivismo indetti dall’Onu contro la violenza di genere. Settantatre eventi culturali, tra presentazioni di libri, mostre seminari, spettacoli, musica e film, pensati per creare spazi di discussione e di sensibilizzazione su questo tema. “Un festival che si esprime con molteplici linguaggi, dal teatro al fumetto, con un titolo che evoca l’attraversamento dei confini, materiali o simbolici. A Bologna sono le associazione di donne che fanno da pungolo alle amministrazioni. E questo è un bene: è segno della vitalità di un territorio, di un attivismo che in città viene da lontano e che si concretizza in un lavoro di prevenzione, di accoglienza e anche del fare cultura”, osserva Emily Clancy, vicesindaca del Comune Bologna.

“La violenza su donne e minori è un tema difficile, molto doloroso, da trattare con competenza e con risposte pubbliche adeguate. Ma serve anche uno sguardo attento, e La violenza illustrata va in questa direzione: il festival invita infatti i cittadini non solo a vedere, ma soprattutto a guardare con attenzione a un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti e che politica e istituzioni hanno iniziato a contrastare solo di recente”, aggiunge Simona Lembi, del Piano per l’uguaglianza della Città Metropolitana. “L’impronta culturale, accanto a tutela, accoglienza e servizi, è infatti uno dei tratti distintivi della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna”, interviene la presidente Susanna Zaccaria. “Noi ci teniamo molto a deludere la società patriarcale, a non tenere le donne dentro i confini che vengono loro imposti”.

Tra i temi e gli eventi di questa diciassettesima edizione del Festival La violenza illustrata ci sono la violenza economica con “Libere di vivere”, a cura di Global Thinking Foundation, la cyber-violenza con il documentario “Backlash: misogyny in the digital age”, che racconta l’odio verso le donne seguendo i casi di quattro esponenti pubbliche in Europa e negli Stati Uniti (tra cui l’ex presidente della Camera Laura Boldrini), l’attivismo delle donne islamiche con l’incontro con Sahar Salam, attivista femminista irachena. “E poi si parlerà di aborto, di autodeterminazione e di discriminazione multiple che possono subire le persone sorde, cieche, Lgbt”, spiegano Margherita Apone e Silvia Saccoccia responsabili della promozione del Festival. Senza dimenticare la mostra “I muri parlano” in piazza Galvani. Altra novità è l’Atlante dei femminicidi in Italia, una mappatura geografica del fenomeno nel nostro Paese che verrà presentato il 6 dicembre a Bologna. (mt)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)