Caro bollette, “si tutelino i più fragili”. Codici chiede una “difesa sociale”

L'appello: “I sindaci raccolgano le istanze di famiglie con bambini piccoli, anziani ed invalidi in difficoltà con il pagamento di luce e gas, ed emettano ordinanze con un elenco specifico delle utenze di cui, per motivi di salute, si vieta il distacco ai distributori locali di luce e gas”

Caro bollette, “si tutelino i più fragili”. Codici chiede una “difesa sociale”

“I sindaci raccolgano le istanze di famiglie con bambini piccoli, anziani ed invalidi in difficoltà con il pagamento di luce e gas, ed emettano ordinanze con un elenco specifico delle utenze di cui, per motivi di salute, si vieta il distacco ai distributori locali di luce e gas”: è l'appello dell'associazione Codici del Lazio, replicabile su tutto il territorio nazionale, per contrastare gli effetti drammatici del caro bollette. Un appello rivolto ai Sindaci, affinché adottino provvedimento per tutelare le famiglie più vulnerabili, gli utenti che rischiano il distacco perché non riescono a far fronte ai pagamenti, sempre più pesanti. “Il costo dell’energia è arrivato a 0,66 centesimi kWh – ricorda Codici - A consumi invariati, ogni famiglia spenderà, con la migliore offerta energetica, almeno 1.500 euro. Con il gas non sappiamo dove potremo arrivare. A consumi invariati, con il prezzo attuale una famiglia tipo spenderà almeno 3 mila euro. Totale della spesa annua per luce e gas almeno 5 mila euro”.

Una situazione gravissima, di fronte alla quale “bisogna organizzare una seria azione di difesa sociale, soprattutto dei più debol”, chiedono Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, e Giammarco Florenzani, segretario di Codici Frosinone - Il Bonus gas e luce – aggiungono - protegge solo una ristretta fascia di cittadini. Entro tre mesi, a condizioni invariate, si moltiplicheranno le famiglie che non riescono a pagare le utenze energetiche e si moltiplicheranno le procedure di distacco delle forniture”. Di qui la proposta a tutti i sindaci, “per porre un freno ad un’emergenza energetica che diventerà un’emergenza sociale”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)