Affreschi di umanità. Pensieri di giovani impegnati in ricerca e innovazione

Nove giovani si raccontano in una pubblicazione dedicata all’Italian tech week

Affreschi di umanità. Pensieri di giovani impegnati in ricerca e innovazione

Si è tenuta a fine settembre a Torino l’Italian Tech Week, la grande rassegna dell’innovazione. ci. Nelle riflessioni e nelle iniziative presentate ha avuto grande rilievo il ruolo delle nuove generazioni nello sviluppo dei settori tecnologici e scientifici. In una pubblicazione dedicata all’evento nove giovani si raccontano. Lavorano in Italia all’estero e si definiscono più come talenti in circolazione che come cervelli in fuga. Lasciano tra l’altro trasparire inattesi affreschi umanità sulle frontiere della scienza e della tecnologia. Eccoli raccolti in una sorta di antologia.
“A 29 anni avevo già iniziato a percepire quella sensazione che la fatica, l’impegno, tutti i mattoncini che avevo messo uno sopra l’altro mi avrebbero portato lontano. A lavorare per lo spazio. E ho scelto lo spazio per conoscere meglio la terra”. Anthea Comellini, astronauta che andrà sulla luna.
“Sono papà di una bimba di dieci anni. Ho rinviato per molto tempo la decisione di avere figli, credendo che questo avrebbe influenzato la mia carriera o il mio rendimento. Invece essere padre mi ha dato qualcosa di più. Tornassi indietro farei più figli e li farei molto prima”. Andrea Calcagno fondatore di una startup (impresa innovativa) nel campo delle connessioni wireless.
“Ho amici che 20 anni fa hanno trovato un lavoro che non amavano. Sono ancora lì, ancora scontenti, La paura di provare, di affrontare emozioni negative ci frena. Invece è quando esci dalla comfort zone che succedono le cose speciali. Io continuo a sognare e farlo in due, con mia moglie, è più bello”. Andrea Carcano fondatore di una startup che opera nel settore della sicurezza cibernetica.
“Molti miei coetanei vivono costantemente con quella che è stata definita eco-ansia. Hanno preoccupazioni sulla salute del pianeta. C’è una sorta di panico diffuso come se l’umanità fosse destinata a una brutta fine. Non è così e non condivido tutto questo. Dobbiamo avere consapevolezza delle sfide che si aspettano e agire. Solo così possiamo cambiare il mondo in meglio. E io voglio esserci”. Mattia Barbarossa imprenditore aerospaziale.
“Ogni giorno siamo chiamati a scegliere tra il bene e il male. Diceva san Paolo ‘ Ama e fai ciò che vuoi’ . Non è sempre facile. Però se amare è il nostro impegno principale, tutto il resto va in scioltezza”. Pasquale Fedele responsabile di una startup tra Siena e Berlino che opera nella lotta all’Alzheimer.
“’Poter prendere un rischio e portare la luce dove non c’era, guardare dove gli altri non stanno guardando ha fatto la differenza per me. Da un punto di vista strategico sembrava una follia, mi dicevano: ’ma che stai facendo? Anch’io mi sono sentita in dovere di fare la mia parte.” Maddalena Adorno, marito e un figlio in arrivo, impegnata negli Usa nel settore farmaceutico.
Sorprendenti affreschi di umanità nei mondi della scienza, della tecnologia, della ricerca e dell’innovazione.

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Fonte: Sir