Vigonza. Dal male alla ri-uscita. Quinto anno di “InChiostro - Attorno al pozzo”

Vigonza Torna per il quinto anno “InChiostro - Attorno al pozzo”: quattro appuntamenti per riflettere sulle avversità della vita che diventano crescita

Vigonza. Dal male alla ri-uscita. Quinto anno di “InChiostro - Attorno al pozzo”

È la rinascita, o meglio il sapersi rialzare dopo una ferita, una fatica, una difficoltà e riprendere poi in mano la propria la vita, il tema della quinta edizione di “InChiostro – Attorno al pozzo”, l’iniziativa culturale promossa dalla parrocchia Santa Margherita di Vigonza con il patrocinio del Comune. Il titolo dei quattro incontri è “Ri-Usciti sfidando le avversità”: «Siamo partiti dall’idea – spiega don Alessandro Spiezia, parroco dell’unità pastorale di Vigonza, Peraga, Pionca, Codiverno – che il male esiste, a vari livelli: può esser un male fisico, un male cercato o anche che riceviamo. Il tema non è tanto evitarlo o preservarsi, ma accoglierlo, viverlo, affrontarlo e uscirne non riprendendo quello che c’era prima, ma far sì che questo momento diventi occasione per una ri-uscita che dà una vita più piena, più forte, più completa. Così sono le storie che raccontiamo quest’anno». Si parte quindi il 3 settembre con la testimonianza di Luca Tacchetto, architetto di Vigonza, che nel dicembre del 2018, in Burkina Faso insieme all’amica canadese Edith Blais, è stato sequestrato per 15 mesi da un gruppo che si è autodefinito jihadista vicino ad Al Qaeda. Con Luca Bortoli, direttore de La Difesa del Popolo, racconterà la sua ripartenza. Giovedì 5 invece tradizionale appuntamento con l’arte insieme a Massimo Benetollo, architetto e fra gli organizzatori dell’iniziativa: «Lo spunto – racconta – viene dalla comunità pastorale stessa che richiedeva un approfondimento sulla figura della propria patrona, santa Margherita. Ho pensato alla sua raffigurazione nell’affresco del 1474 che era nell’ex storico convento, ora collocato nel presbiterio della chiesa e al drago che caratterizza la sua iconografia. La compresenza della santa e del drago rappresenta l’eterna lotta tra il bene e il male e rimanda alla parabola del grano e del loglio che insegna l’importanza del saper discernere ciò che è buono da ciò che solo apparentemente lo è». Durante la serata viene trasmesso un cortometraggio realizzato da giovani del Convivio Patavino e ci saranno alcune letture a cura di Pierangelo Rossi. Si prosegue poi martedì 10 con “Capriole in salita”: un reading musicale tratto dall’omonimo romanzo di Pino Roveredo che racconta di alcolismo che diventa dipendenza, ma anche della capacità di ritrovare la luce e sfuggire a un destino che pareva inevitabile. Le letture sono di Filippo Tognazzo, l’accompagnamento musicale a cura di Andrea Fabris, Roberto Marcon e Andrea Signori. Giovedì 12 infine chiude il percorso Serena Banzato, psicologa clinica e dello sport, psicoterapeuta e autrice del libro Cammina, vivi, amati che, in dialogo con Riccardo Rocca, giornalista de La Difesa del Popolo, racconta la sua rinascita: nel 2018, infatti, dopo aver rischiato la vita e l’amputazione di una gamba per una grave infezione, riparte diventando paratleta. «Ci mettiamo nello spazio del chiostro – conclude don Spiezia – luogo di incontro e commistione, attorno al pozzo, immaginando sia una buona sorgente cui attingere, che si rigenera, rigenerando anche le persone».

Attorno al pozzo per rigenerarsi e riflettere

Si tengono nel chiostro dell’ex convento di santa Margherita, in via Carpane 1 alle 20.45, in caso di maltempo nella sala polivalente del centro parrocchiale.

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