Telefono Amico, oltre 100 mila chiamate in un anno di pandemia

Incremento del 70% delle chiamate, rispetto alla media degli anni precedenti. E per Pasqua, potenziato il servizio, con il centralino raggiungibile h24. “Festività, periodo particolarmente delicato per chi vive momenti di fragilità”

Telefono Amico, oltre 100 mila chiamate in un anno di pandemia

In un anno di pandemia oltre 100 mila chiamate al Telefono Amico, il 70% in più rispetto a quelle che in media annualmente riceveva prima del Covid-19. “Questo anno difficile è stato accompagnato da una diffusa sensazione di smarrimento e da importanti difficoltà nella gestione dei netti cambiamenti nella vita quotidiana -spiega Monica Petra, presidente di Telefono Amico-, ma dal nostro osservatorio abbiamo notato anche che ciascuna fascia di età ha manifestato difficoltà pratiche ed emotive specifiche”. In occasione del week end di Pasqua, quando le sensazioni di isolamento e solitudine possono aumentare, Telefono Amico Italia ha deciso di potenziare il proprio servizio di ascolto telefonico: i volontari, solitamente raggiungibili dalle 10 alle 24, saranno attivi h24 da sabato 3 a lunedì 5 aprile.

Telefono Amico Italia è organizzazione di volontariato che da oltre 50 anni, attraverso 20 centri di ascolto telefonico locali distribuiti in tutto il Paese e 500 volontari, si prende cura delle persone che hanno bisogno di essere ascoltate e sostenute. La crescita delle chiamate durante la pandemia ha toccato tutti i servizi di ascolto: le chiamate vocali al numero unico 02 2327 2327; le chat attraverso il numero WhatsApp 345 0361628 e le e-mail inviate attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.

A livello generale, la maggior parte delle chiamate al numero unico di Telefono Amico Italia sono arrivate da uomini (61%) con età compresa tra i 36 e i 65 anni (71%), mentre il servizio di ascolto WhatsApp Amico è stato utilizzato prevalentemente da donne (63%) con età compresa tra i 19 e i 35 anni (53%). Importante prevalenza di giovani donne anche tra gli utenti del servizio Mail@mica.

Tra i giovani e giovanissimi le richieste di aiuto riguardavano principalmente problemi esistenziali o legati alle relazioni con amici e familiari. Tra gli adulti, invece, Telefono Amico ha riscontrato una progressiva crescita della sensazione di solitudine con l’aumentare dell’età, problema presente nel 12% delle richieste di aiuto provenienti da persone di età compresa tra 36 e 45 anni, nel 26% delle richieste provenienti da persone tra i 46 e i 55 anni, nel 30% delle chiamate fatte da persone tra i 56 e 75 anni e addirittura in quasi il 43% delle richieste di aiuto provenienti da persone di oltre 75 anni.

Sono state registrate anche segnalazioni da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio. Questo tema ha riguardato anche l’1,8% delle richieste di aiuto arrivate dai ragazzi tra i 15 e i 18 anni e l’1,5% delle richieste di aiuto arrivate dai giovani con età compresa tra i 19 e i 25 anni. In alcune fasce di età è stata spesso riscontrata anche disperazione (9,4% delle richieste di aiuto provenienti dai ragazzi tra i 15 e i 18 anni); rabbia (9,1% delle richieste di aiuto da parte di persone con età compresa tra i 56 e i 65 anni); inquietudine (10% nella fascia 26-35 anni e 11,7% nella fascia 36-45 anni); apatia (6,3% nella fascia 46-55 anni), delusione (5,7% nella fascia 66-75 anni) e confusione (5,9% nella fascia 36-45 anni).

Anche a Natale Telefono Amico ha potenziato il suo servizio, registrando oltre mille richieste di aiuto in tre giorni. “Le festività – conclude Monica Petra – sono un periodo particolarmente delicato per chi vive momenti di fragilità e quest’anno lo saranno ancora di più: si tratta, infatti, della seconda Pasqua vissuta nel cuore di una pandemia, senza avere la possibilità di incontrare amici e parenti dopo un anno intero di durissime restrizioni. Abbiamo desiderato fortemente essere presenti il più possibile in questo momento così difficile e ringraziamo tutti i volontari che hanno reso possibile questa non stop donando il loro tempo a Telefono Amico Italia e a tutti coloro che avranno bisogno di essere ascoltati”.

Dario Paladini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)