Sicilia, oltre quaranta aziende disponibili per il primo Jail career day

In Sicilia è attivo il progetto "Svolta all'Albergheria" coordinato da "Rigenerazioni onlus" e sostenuto da Fondazione con il Sud. I 50 destinatari avranno la possibilità di fare dei corsi di formazione

Sicilia, oltre quaranta aziende disponibili per il primo Jail career day

Oltre 50 persone in esecuzione di pena avranno la possibilità di fare dei corsi di formazione al lavoro con più di 40 aziende siciliane che hanno dato la loro disponibilità. Nel progetto sono coinvolti l’Istituto Penale per i Minorenni di Palermo Malaspina, l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, la Casa Circondariale Pagliarelli Lo Russo, la Casa di Reclusione Ucciardone Di Bona, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna.

Ieri pomeriggio, negli spazi dello Scalo 5B di Lisca Bianca, si è svolto il primo Jail Career Day del progetto "Svolta all'Albergheria" coordinato da "Rigenerazioni onlus" e sostenuto da Fondazione con il Sud. Si tratta dell'avvio di percorsi di professionalizzazione realizzati con Next - Nuove Energie per il Territorio, uno dei partner del progetto.

Sono state, infatti,  più di cinquanta le persone che si sono sedute ai tavoli dei colloqui con imprese del territorio che hanno scelto di partecipare, condividendo l'importanza dell'avvio di un dialogo proficuo tra sistema penitenziario, imprenditoriale e comunitario. Le imprese abbracciano diversi settori: dalla ristorazione all'agricoltura ma anche turismo, automotive ed edilizia.

Ad aprire il pomeriggio di matching è stata Nadia Lodato, mediatrice penale e responsabile del progetto. A seguire, il saluto ai partecipanti da parte di Carlo Borgomeo (presidente di Fondazione con il Sud), Antonio Balsamo (presidente del Tribunale di Palermo) ed Enrico Foglia di Bip Consulting, società di consulenza internazionale. A dare il via al momento di matching è stato Maurizio Giambalvo di Next.

"So fare tante cose e vorrei iniziare a lavorare - dice Natale P. di 42 anni - che per adesso è agli arresti domiciliari -. In questo momento vorrei fare un colloquio come giardiniere per alcuni lavori agricoli. Il lavoro ci dà la possibilità concreta di non fare più certi errori. La mia vita è già diversa perché ho una moglie e due bambini a cui rispondere".

Oltre a lui a parlare è anche Giuseppe, uno dei quattro assunti della cooperativa Rigenerazioni. Le sue, sono parole di gratitudine e speranza verso il futuro.

"Sono un ex detenuto - continua Giuseppe - e non avrei mai creduto di avere la possibilità di realizzare il sogno mio e della mia famiglia di avere un lavoro. Ho avuto un tirocinio formativo e poi sono stato assunto. Faccio il cameriere e sono davvero contento del posto in cui mi trovo perché loro sono una bella famiglia. In passato non credevo più a nulla perché mi consideravo un ragazzo molto sfortunato; adesso, invece, questa esperienza mi sta cambiando molto facendomi ricredere in tante cose".

"Questo è uno dei rari casi in cui, in una città come Palermo, si riesce a creare una buona sinergia tra istituzioni, volontariato, terzo settore e imprese private. Sicuramente, c'è il grande desiderio di fare qualcosa di significativo, andando oltre i vecchi clichè  - sottolinea Fabio Prestopino il direttore del carcere Ucciardone -. In questo caso ci sono i presupposti perché si faccia qualcosa di importante per le persone detenute. Pertanto, si sta lavorando per un futuro di vita diverso della persona che ha avuto un periodo di detenzione. Per la prima volta, inoltre, si sta pensando di fare incontrare la domanda con l'offerta di lavoro, fornendo quindi orientamenti professionali che possano realmente rispondere ai bisogni richiesti dal mercato del lavoro".

"Vogliamo dare speranza alle persone che hanno affrontato una esperienza detentiva. Questa giornata rende concreto il grande lavoro svolto in questi mesi con gli enti istituzionali coinvolti - ha detto Nadia Lodato una delle due responsabili insieme a Lucia Lauro di Rigenerazioni - che hanno in carico le persone in esecuzione di pena e con le realtà del territorio che hanno sentito vivo il dovere e il desiderio di dare il loro contributo. È un percorso concreto che mette al centro le abilità e le risorse delle persone e avvia un processo che prova a rendere la comunità attenta, responsabile ed accogliente, un luogo in cui ciascun soggetto è portatore di bisogni. Dallo scorso dicembre abbiamo raccolto un bilancio di competenze di circa 160 persone sia dentro i tre istituti di pena che in esecuzione di pena esterna con Ussm e Uepe. Abbiamo, finora circa 80 aziende ma contiamo, negli altri due anni, di accrescere il numero delle realtà. Per alcuni di loro ci saranno anche possibilità di tirocini e assunzioni lavorative. La vera scommessa è, però, quella di cominciare a dire che, il sistema penitenziario non può essere considerato un mondo a parte dalla comunità e dal sistema imprenditoriale. Vorremmo, insomma, favorire un processo osmotico tra sistema penitenziario, comunitario ed imprenditoriale".

"Abbiamo dato la nostra disponibilità alle persone detenute del carcere Pagliarelli per la formazione in carcere di detenuti e detenute in fase di completamento della loro pena - afferma Giorgia Puleo, amministratrice di Clean Sicily, una delle aziende -. Nello specifico ci occupiamo di curare le pulizie degli ambienti in ambito turistico. Una volta libere, queste persone, potranno anche in un secondo momento, avviare anche una sorta di tirocinio lavorativo vero e proprio".

La Cooperativa Rigenerazioni onlus, capofila del progetto, dopo solo 6 mesi dall’avvio del progetto ha già assunto quattro persone, impegnate quotidianamente nelle attività di Cotti in Fragranza e nelle attività di ristorazione correlate al suo bistrot.

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)