Scuola, criminalizzare i bambini per attaccare la deroga all’Art. 5? Nonna Roma: “Inaccettabile”

L'associazione considera strumentale la posizione di Fratelli d’Italia di attaccare la scelta dell’amministrazione capitolina. “Non possono esistere cittadini serie A e serie B, la scuola è di tutti”

Scuola, criminalizzare i bambini per attaccare la deroga all’Art. 5? Nonna Roma: “Inaccettabile”

La nuova delibera del bando infanzia del Comune di Roma introduce per la prima volta la possibilità di iscrizione a scuola anche per le bambine e i bambini di tutte quelle famiglie che si trovano senza residenza, codice fiscale o che sono inserite nell'ambito della nuova delibera sulla residenza del Sindaco Gualtieri. “È con grande soddisfazione che accogliamo la scelta dell’assessora Pratelli di applicare fin da subito quanto prescrive la delibera sulla residenza e permettere a tutti i bambini e le bambine di accedere alla scuola dell’infanzia. Un atto non solo necessario, ma che promuove il diritto allo studio e lo riconosce un diritto inalienabile come sancito nella nostra Costituzione e nella Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e adolescenza - scrive in una nota l’associazione Nonna Roma -. Siamo quindi allibiti/e dalle dichiarazioni di vari esponenti di Fratelli d'Italia, che attaccano la decisione della giunta strumentalizzando i bambini e le bambine per una squallida polemica politica, appellandosi alla necessità di tutelare la sicurezza dei bambini e delle famiglie”.

Secondo l’associazione “la tutela delle persone e della collettività si realizza con l’inclusione e con il godimento per tutte e tutti dei propri diritti. È l’esclusione che crea sacche di povertà anche educativa, isolamento e disagio che si tramutano in un rischio per l’intera società - continua la nota-. Non possono esistere cittadini di serie di A e di serie B, a maggior ragione se si parla di bambine e bambini. La scuola è di tutti e tutte”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)