Ripensare la “macchina”. L’efficienza della macchina ministeriale è stata spesso indicata tra i punti dolenti del mondo scolastico
Il 24 ottobre scorso il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha convocato, insieme al capo di Gabinetto e ai capi Dipartimento, i nuovi direttori generali del Ministero.
Un vero e proprio “summit” sulla situazione della scuola e in particolare della “macchina” ministeriale che ne sovrintende la guida. E’ quello che si è svolto in Viale Trastevere il 24 ottobre, quando il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha convocato, insieme al capo di Gabinetto e ai capi Dipartimento, i nuovi direttori generali del Ministero. L’intenzione – spiega una nota – era quella di “fare il punto su una serie di riforme e iniziative, con l’obiettivo di rafforzare la capacità operativa e l’efficacia della macchina ministeriale”.
Cercare sinergia e verificare come funziona il complesso meccanismo ministeriale, per fare in modo che tutti remino dalla stessa parte, è senz’altro una buona idea. Tantopiù che – ha spiegato Valditara – “questa gestione ministeriale vuole cambiare in profondità la scuola italiana, puntando su un’amministrazione sempre più efficace, efficiente e moderna”.
Proprio l’efficienza della macchina ministeriale è stata spesso indicata tra i punti dolenti del mondo scolastico, anche se – va detto – si tratta di un’amministrazione con compiti davvero enormi e complicati. Basti pensare ad alcuni temi come quello della gestione del personale o quello – estremamente dolente – della manutenzione e dell’edilizia (dove, tra l’altro, si incrociano diverse titolarità).
In ogni caso, Valditara è partito premendo sull’acceleratore: “Le riforme che stiamo portando avanti – ha spiegato durante l’incontro – sono incisive, e dobbiamo dimostrare l’efficienza di una macchina ministeriale moderna e orientata al risultato”.
Tra i temi affrontati nell’incontro al Ministero non poteva mancare, naturalmente, proprio quello dell’edilizia scolastica, che viene certamente considerata una priorità anche se, facendo riferimento a report recenti, resta ancora ben lontana da livelli accettabili.
Su un altro punto molto sensibile si è incentrata l’attenzione del Ministero: la semplificazione e la diminuzione della burocrazia. Chiunque ha dimestichezza con il mondo scolastico incontra spesso proprio questo argomento: troppe carte, troppi adempimenti, troppa, appunto, burocrazia che grava sul personale. Semplificare è un’esigenza molto avvertita e certamente farebbe bene alla scuola.
L’attenzione – precisa il Ministero – è stata poi dedicata “alla riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che sta riscontrando un crescente interesse, e alla necessità di garantire le condizioni per un anticipo entro luglio prossimo della conclusione delle operazioni di copertura delle cattedre”. Nello stesso tempo si è parlato di internazionalizzazione, altro tema caro al Ministro.
Ma in particolare vale sottolineare un altro tema all’ordine del giorno: l’attenzione ai genitori e alle prospettive scolastiche da scegliere per i propri figli. Come è noto, infatti, tra poco scatterà il momento delle scelte, sicuramente decisivo per studenti e famiglie. Entro novembre il Ministero vuole far partire “un grande piano di orientamento” per aiutare i genitori a fare scelte consapevoli per il futuro scolastico e professionale dei propri figli. “L’orientamento – ha ribadito Valditara – è un passaggio decisivo per il futuro dei nostri studenti e dobbiamo garantire loro le migliori opportunità”.
Ripensare la “macchina” è una buona partenza.