Mine Action, Anvcg: 60 i paesi contaminati, la metà delle vittime sono bambini
L’allarme dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra: calano gli investimenti a supporto. Nella sola Ucraina già sono oltre 300mila i chilometri di territorio da sminare
“ll 4 aprile si celebra la Giornata Internazionale dell’azione umanitaria per le mine e gli ordigni bellici inesplosi, istituita dalle Nazioni Unite nel 2005. Una ricorrenza importante che serve a sottolineare una volta in più come a pagare le conseguenze più gravi di mine, armi esplosive ed ordigni inesplosi in guerre e conflitti siano sempre di più i civili, molto spesso bambini. Come vogliamo richiamare l’attenzione della società tutta sull’importanza della Mine Action, ossia tutte quelle azioni rivolte a rimuovere le mine e a mitigarne l’impatto sulla popolazione. Mentre guerre e conflitti nel mondo aumentano (se ne contano 34 nel 2022, due in più rispetto all’anno precedente), va in controtendenza il sostegno alla Mine Action e quindi anche ai programmi di assistenza e reinserimento socioeconomico delle vittime. Gli stanziamenti internazionali, infatti, sono calati costantemente dal 2018. I Paesi contaminati da mine antipersona sono almeno 60, le vittime nel 2021 sono state oltre 5.500 delle quali tre quarti sono civili e la metà è costituita da bambini” dichiara in una nota Michele Vigne presidente nazionale dell’Anvcg ed egli stesso vittima civile di guerra.
“Per questa ragione – prosegue – Vigne la nostra associazione, che rappresenta per legge coloro che hanno subito gravi danni fisici e psicologici a causa dell’insensata violenza della guerra, chiede di prevedere un adeguato sostegno finanziario ai programmi di Mine Action, incrementando il fondo per lo sminamento umanitario istituito con legge 58/01 e finanziato annualmente sul capitolo decreto missioni internazionali. Per comprendere il deterioramento del contesto internazionale, basti pensare che nel conflitto in atto in Ucraina, a poco più di un anno dall’inizio della guerra, oltre 300mila chilometri di territorio sono già da sminare. Come Anvcg sosteniamo ogni azione che vada in direzione della protezione dei civili: dalle operazioni di sminamento, ai necessari passi del diritto internazionale fino alla missione educativa rivolta alle nuove generazioni affinché costruiscano un mondo futuro di pace”.