Migranti, medici stranieri: in Italia nel 2020 sono aumentate le richieste di visite

Amsi, Umem, Co-mai e Uniti per Unire presentano lo studio e la ricerca dello #SportellOnline congiunto su migranti e salute del 2020 e del periodo Coronavirus

Migranti, medici stranieri: in Italia nel 2020 sono aumentate le richieste di visite

"Bisogna intensificare le attività ambulatoriali e territoriali per evitare cure 'fai da te' e abbattere le lista d'attesa". Così in una nota l'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), l'Unione medica euro mediterranea (Umem), la Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e il Movimento internazionale Transculturale interprofessionale Uniti per Unire (UxU) che presentano lo studio e la ricerca dello #SportellOnline congiunto su migranti e salute del 2020 e del periodo Coronavirus.

"Continuano- si legge nella nota- le nostre ricerche e analisi in base alle criticità, emergenze e numerose richieste che ci arrivano tramite lo #SportellOnline congiunto delle nostre associazioni e comunità, monitorando la situazione nazionale e quella internazionale con i nostri 72 rappresentanti. Per quanto riguarda la situazione della salute dei migranti regolari e irregolari in Italia, nel 2020 abbiamo constatato alcuni punti importanti per garantire il diritto alla salute, intensificando la prevenzione e l'accesso dei migranti irregolari nelle strutture sanitarie pubbliche senza paura; le richieste più frequenti: 30% visite ortopediche; 15% visite cardiovascolari; 10% consulto psicologico, 15% visite pediatriche e ginecologiche, 5% visite pneumologiche 5% visite otorinolaringoiatriche, 10% visite oculistiche, diabetologiche, dermatologiche e neurologiche. C’è stato inoltre un aumento del 10% di richieste di circoncisione preventiva visto che per l'emergenza #Coronavirus non si poteva tornare nei paesi di origine e la nostra preoccupazione è che tanti possano finire nelle circoncisioni clandestine; numerose richieste di informazione su Coronavirus e protocolli per rispettare le regole ed eventuale quarantena fiduciaria; numerose richieste da cittadini egiziani, tunisini, marocchini ed altre nazionalità dove si può effettuare il Pcr (tampone) nelle ultime 72 ore per potere prendere l'aereo come richiesto dai paesi di origine".

"Pertanto- prosegue il comunicato- ribadiamo la nostra richiesta di Tessere Prevenzione Covid (Tpc) per i migranti irregolari; ad oggi risulta in base ai nostri studi dal totale dei contagiati in Italia il 6% sono cittadini di origine straniera di cui l'1,5% migranti irregolari, a giugno e luglio sono aumentati in generale i contagiati del specialmente per l'aumento dei contagi d'importazione che sono circa il 60%; è diminuito l'arrivo degli studenti stranieri in Italia per causa del Coronavirus".

"Auspichiamo- conclude la nota- che il Governo italiano ci possa ascoltare per le criticità e richieste sollevate e concedere la Tpc ai migranti irregolari, riaprire tutti gli ambulatori specialistici pubblici nei territori, abbattere la lista d'attesa, concedere la possibilità ai cittadini tunisini, egiziani, marocchini o per chi deve andare in questi paesi di effettuare il Pcr presso strutture pubbliche. Concedere inoltre l'autorizzazione ad eseguire la circoncisione preventiva presso le strutture sanitarie pubbliche per combattere le clandestine, concedere il pediatra ai figli dei migranti irregolari e inserire i medici di origine straniera nelle scuole per abbattere difficoltà linguistiche e culturali per gli alunni di origine straniera". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)