Galzignano Terme. Donne-simbolo scelte dagli studenti daranno i nomi ai luoghi cittadini
L’8 marzo, oltre l’8 marzo. A Galzignano Terme, il percorso di consapevolezza sul ruolo delle donne ha lasciato germogliare dei semi.
Gli studenti delle classi quinte della scuola primaria Leonardo da Vinci, insieme all’associazione Toponomastica al femminile, hanno infatti completato un progetto per dare nomi di donne a tre siti nel territorio comunale di Galzignano Terme. Questo progetto mirava a riequilibrare i nomi dei luoghi, spesso dedicati a uomini, con figure femminili significative. Le ricerche hanno coinvolto tre livelli geografici – locale, nazionale e mondiale: il nome emerso tra le figure femminili galzignanesi è quello di Draga Bernicevich, esponente di spicco della cultura locale, moglie del sindaco attivo tra gli anni Sessanta e Settanta Giuseppe Benacchio, che donando la sua collezione di ceramiche rinascimentali, di fatto, ha dato il via alla nascita del MuCE, il Museo dei Colli Euganei. A livello nazionale il nome scelto è stato quello della botanica Eva Mameli Calvino (1886-1978), prima donna a conseguire la libera docenza in botanica presso un’università italiana, esponente di un movimento a favore dell’attenzione verso l’ambiente e madre di Italo Calvino; mentre la figura femminile scelta a livello mondiale è ricaduta sul nome di Wangari Muta Maathai (1940-2011), ambientalista e attivista kenyota, prima donna africana nel 2004 a ricevere il Premio Nobel per la Pace, in ragione del suo impegno verso l’ambiente. La lista con i tre nomi è stata poi oggetto di una raccolta firme tra i cittadini del Comune termale, affinché la proposta rivolta al consiglio municipale – di adottare i tre nomi – arrivasse da tutta la comunità. L’idea è piaciuta al punto che due luoghi sono già stati individuati e saranno proposti alle bambine e ai bambini e presto svelati, mentre il terzo sarà individuato direttamente da loro: «È stato emozionante vedere le classi in sala consiglio raccontare e difendere la loro ricerca, le loro idee, con una spinta politica, che è costruzione alta della propria comunità – ha affermato il sindaco Riccardo Masin – Politica deriva da polis, la città ovvero la comunità entro cui ognuno di noi vive in armonia con la natura. Dare un nome a un luogo è un operazione importante, di alto Wangari Muta Maathai. senso civico».