Csv Padova & Rovigo. Il volontariato libero da vecchi schemi

Bilancio del Csv L’assemblea annuale dei soci è l’occasione per fare il punto sui servizi messi a disposizione per il Terzo settore, ma soprattutto per ragionare con nuovi approcci, per essere attrattivi anche ai giovani

Csv Padova & Rovigo. Il volontariato libero da vecchi schemi

T empo di bilanci, occasione per fare il punto su come sta il volontariato e ricordare i progetti realizzati e quelli futuri. L’assemblea annuale dei soci del Csv di Padova e Rovigo infatti, oltre ad approvare il bilancio di esercizio e quello sociale, ha ricordato i molti servizi che il Csv mette a disposizione del Terzo settore ogni giorno gratuitamente, tra cui supporto al Runts; consulenze sulla comunicazione, sulla progettazione, fiscali, amministrative e gestionali, corsi di formazione, percorsi di ricerca volontari, attivazione di progetti di servizio civile. Anche i numeri dicono come sia importante il lavoro offerto: 1.234 interventi di orientamento al volontariato più 1.835 ore di accompagnamento, per un totale di 4.712 soggetti coinvolti; 6.280 consulenze, di cui 961 giuridiche, 504 fiscali. Sono state erogate oltre 1.745 ore di formazione, interna ed esterna, con 481 partecipanti e 96 appuntamenti. Un aiuto prezioso per il mondo dell’associazionismo, specialmente a fronte dei cambiamenti innescati dalla riforma del Terzo settore che hanno creato grande fibrillazione e la necessità per moltissime associazioni di essere accompagnate e supportate. «Il Terzo settore non è e non deve essere un’attività residuale, ma un agente di formazione, crescita, apprendimento e accrescimento delle conoscenze delle associazioni stesse, affinché possano continuare a svolgere serenamente le loro attività – ha sottolineato il presidente Luca Marcon all’assemblea – Non possiamo continuare a lamentarci del fatto che i giovani non entrano nelle nostre realtà se poi ragioniamo con schemi vecchi, secondo una linea che ha governato negli ultimi vent’anni per cui “fa volontariato solo chi è in pensione”. Oggi dobbiamo far crescere le nuove classi dirigenti delle associazioni, anche attraverso momenti come questa assemblea». L’appuntamento è stato occasione per approvare anche il bilancio sociale del Csv, strumento che rappresenta un importante momento di coinvolgimento interno alla cui stesura tutta la struttura organizzativa si dedica. La stesura del bilancio sociale risponde a diverse esigenze: da una parte la raccolta del materiale per gli operatori è occasione per una verifica e autovalutazione del proprio servizio oltre che una presa di consapevolezza, dall’altra, il documento serve a rendere conto delle scelte, delle azioni, dei risultati qualitativi e quantitativi raggiunti dall’organizzazione con le risorse messe a disposizione dagli enti finanziatori, al fine di permettere ai molteplici portatori di interesse coinvolti una verifica puntuale delle attività svolte “in base al mandato accordato e la comparabilità dei risultati raggiunti”. Uno strumento importante sia per la trasparenza dell’operato che per la messa a fuoco di obiettivi e strategie. «Il Csv è un’agenzia di sviluppo del territorio che eroga servizi, supporta la progettazione sociale, promuove co-progettazione e co-programmazione – ha ricordato la vicepresidente del Csv Marinella Mantovani – I nostri uffici sono strutturati per rispondere in modo professionale ai bisogni organizzativi e operativi delle associazioni socie. Una delle azioni su cui ora stiamo investendo di più è la formazione culturale insieme alla co-progettazione, per articolare una risposta alle difficoltà che affrontiamo quotidianamente». Scorrere il bilancio sociale quindi significa conoscere la storia del Csv, ma soprattutto capire quali sono i bisogni concreti degli associati: promozione e orientamento al volontariato, animazione, supporto alla progettazione territoriale, alla co-progettazione e alle iniziative progettuali europee, servizio civile universale, fund e people raising, formazione, organizzazione di eventi, consulenze, informazione e comunicazione, ricerca e documentazione, supporto tecnico-logistico alle attività delle associazioni. Insomma un ausilio imprescindibile per gli enti del Terzo settore e per tutti i volontari.

Sostenere

Il Centro servizi per il volontariato è un’organizzazione di secondo livello, vale a dire un’associazione di associazioni, che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale senza fini di lucro. La sua mission (il suo obiettivo) comprende: creare comunità, promuovere il cambiamento, sensibilizzare alla solidarietà, favorire la condivisione del sapere. Si ispira ai principi di solidarietà, gratuità e democraticità, e il suo scopo è realizzare ogni attività tesa a promuovere, sostenere e sviluppare il volontariato e gli enti del Terzo settore senza distinzione tra enti associati ed enti non associati, con particolare riguardo alle organizzazioni di volontariato.

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