Anniversari. I preti padovani nati cent’anni fa: parroci, docenti e rettori del Seminario, figure impegnate nel sociale, poeti
Classe 1924: quanti e quali preti padovani sono nati cent’anni fa?
Accanto a Martino Gomiero, che diventerà vescovo, si ricordano parroci che hanno lasciato il segno nei paesi in cui hanno a lungo operato: Antonio Balduin a Sant’Alberto Magno, Franco Bartolomiello a San Gregorio Magno, Paolo Cavalli a Perlena, Cesare Citton al Santo di Thiene, Danilo Povolo a Zugliano (da dove spinse il suo impegno al dialogo interreligioso fino all’India e all’Etiopia), Angelo Straiotto a Lissaro, Domenico Riello a Villa del Bosco, Florindo Spezzati a Lughetto, Vittorino Vedova a Schievenin (dove lo ricorda anche il museo naturalistico da lui fondato), Giovanni Viero a Lozzo Atestino, Placido Zabeo a Monsole, Angelo Zardo a Mestrino, Aldo Zorzi a Sant’Andrea di Campodarsego, Antonio Zuanon a Marendole, Angelo Vialetto “Ciori” in varie comunità. Altri hanno dedicato la vita all’insegnamento, come Luigi ed Evaristo Sartori, docenti in Seminario, e Isaia Cimolato all’istituto Dolomiti Pio X di Borca, o ad ambiti specifici come Mario Gastaldo che ha operato per più di quarant’anni nella pastorale del lavoro. Nello Castello, nato nel 1924 a Solesino, è ancora vivo. Sono scomparsi Giovanni Galvan, fondatore del primo circolo giovanile della Diocesi a Perlena, e Fortunato Giacomello, storico parroco di Legnaro, autore di vari opuscoli di storia della Bassa. Due secoli fa, nel 1824, morirono Giovanni Coi, controverso rettore per quasi trent’anni del Seminario, e Lorenzo Martinelli, precettore della famiglia Dauli, arciprete a Este e Conselve. Cinquant’anni prima, nel 1774, nascevano Carlo Melo, originario di Lugo, poeta latino e predicatore, e Carlo Zannini, successore del Coi, che come rettore guidò la cessione al Seminario della preziosa biblioteca di duemila volumi di Girolamo Mantovani.