A cinque anni dalla Laudato si’: Vivere la complessità. Intervista a don Bruno Bignami, CEI

La Laudato si', l’enciclica sull’ecologia integrale di papa Francesco, è ancora più attuale oggi, in un mondo colpito dalla pandemia che ha bisogno di rivedere e ripensare ogni ambito del vivere comune. A Solidaria appuntamento il 23 settembre alle 17. Tra i relatori anche don Bruno Bignami, direttore dell'Ufficio Nazionale pastorale sociale della Cei.

A cinque anni dalla Laudato si’: Vivere la complessità. Intervista a don Bruno Bignami, CEI

Il 18 giugno 2015 è stata pubblicata la Laudato si’, la seconda enciclica di papa Francesco scritta nel suo terzo anno di pontificato. Dedicata all’ecologia integrale, è un documento di carattere sociale sulla cura della “casa comune”. A Solidaria, il 25 settembre alle ore 17, si ricorderà l'anniversario dei cinque anni dalla sua pubblicazione con una tavola rotonda alla quale parteciperà don Bruno Bignami, direttore dell'Ufficio Nazionale pastorale sociale della Cei.

Che lettura possiamo fare oggi dell’enciclica, a distanza di cinque anni e dopo la pandemia che non si è ancora risolta?

«La Laudato si’ risulta oggi ancora più profetica perché ha messo al centro l’ecologia integrale e le interconnessioni a più livelli tra azioni umane e creato. La pandemia ha evidenziato la necessità di tenere insieme le grandi questioni sociali: economia, sanità, lavoro, politica… questi macro temi sono connessi tra loro e oggi sempre di più dobbiamo imparare a tenerli insieme. Abbiamo, a esempio, capito che non esiste una seria economia se non esiste un serio sistema sanitario. L’enciclica ci offre quindi un metodo di lavoro per questa stagione alla luce della necessità di vivere e abitare la complessità. Qualsiasi problema sociale oggi va affrontato vedendo le complicanze di tutti gli aspetti e le dimensioni che si richiamano a vicenda».

Come si pone oggi la Chiesa rispetto ai temi della Laudato si'?

«L’enciclica è stata salutata in maniera molto diversa anche nel mondo cattolico. Alcuni l’hanno accolta come una benedizione perché da tempo era attesa una parola della Chiesa sul legame tra l’ambiente e la sua cura, mentre altri l’hanno vista con sospetto, più come una moda dei tempi. A cinque anni il documento apre prospettive di grande respiro perché permette di ribadire come non sia possibile pensare al magistero sociale senza tener conto della questione ambientale, dei cambiamenti climatici e in generale dei trasformazioni che mutano la condizione dell’uomo sul nostro pianeta».

La parola chiave di questa edizione di Solidaria è “Apertamente”: cosa le evoca, anche in relazione con il tema del paesaggio?

«Il paesaggio ci ricorda il legame inscindibile tra cultura umana e natura. Non esiste paesaggio senza l’uomo in grado di vederlo e comprenderlo e allo stesso tempo non esiste il paesaggio se non come frutto dell’intervento umano. L’avverbio “apertamente” ricorda inoltre che c’è bisogno di uno sguardo aperto che tenga insieme la cura di cui è capace l’uomo e al contempo la capacità di custodire la contemplazione. Una mente aperta è una mente che sa contemplare, che sa riconoscere il dono, ma sa intervenire perché quel dono sia mantenuto e reso fruibile dall’umanità».

Insieme a don Bignami interverranno Daniela Padoan, presidente dell'associazione Laudato si’ - Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale e Simone Morandini di Fondazione Lanza. Sarà inoltre dato spazio, nella seconda parte dell’incontro, a tre esperienze e buone prassi: Matteo Mascia di Fondazione Lanza presenterà la guida per comunità e parrocchie sull’ecologia integrale predisposta nei mesi scorsi da Focsiv con l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana. Il Gruppo di acquisto di energia rinnovabile della Diocesi di Padova sarà la seconda esperienza portata da Vanna Ceretta e don Gabriele Pipinato. Il gruppo, nato da alcuni anni, vede l’adesione di molte delle 459 parrocchie della Diocesi e rappresenta un’esperienza virtuosa per favorire una cultura di conversione ecologica. Infine Giuseppe Lanzi di Sisifo, società di consulenza specializzata nel settore della circular economy, presenterà il progetto Frà Sole del Sacro Convento di Assisi; avviato nel 2017 prevede un piano di sostenibilità che toccherà tutte le attività del convento, partendo dalla vita della comunità dei frati, per arrivare alla accoglienza dei pellegrini fino alle attività delle basiliche di Assisi, allo scopo di identificare le migliori tecnologie e le più efficienti modalità operative di gestione con un basso impatto ambientale.

Installazione di 100 volti di volontari padovani

Da sabato 19 settembre nello spazio adiacente alla chiesa della Pace sarà allestita l'installazione “Uniti attraverso la bellezza: noi siamo Padova”: cento volti di volontari padovani con le loro storie.

Il 23 Mario Brunello in concerto

Mario Brunello, musicista affascinante dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi, sarà in concerto mercoledì 23 settembre alle ore 21.15 al teatro Verdi di Padova offrendo al pubblico tre suite per violoncello.

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