Pnrr. L’Italia e il suo futuro. Sì, ma quale?
Viaggiamo nel campo dell’ipotetico, il rischio, però, è di avere un Paese ancor più cementificato. La messa in sicurezza del territorio è solo un decimo rispetto all’investimento su nuove infrastrutture
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«Un nuovo Paese è pronto a partire con “Italia domani”, il Piano nazionale di ripresa e resilienza». È stato lo slogan con cui il Governo ha comunicato e accompagnato il rilancio dell’Italia delineato dal Pnrr. L’Italia del domani, quella in cui vivremo nel 2026, sarà davvero nuova? Migliore o peggiore? Avremo più alberi e più ossigeno o più cemento e più anidride carbonica? Tomaso Montanari, storico dell’arte, accademico e saggista italiano, rettore dell’Università per stranieri di Siena, sembra non avere...