Ue, Corte europea: i fondi sono vincolati al rispetto dello Stato di diritto
Lo ha stabilito oggi la Corte di giustizia dell'organismo, di base in Lussemburgo, respingendo l'appello di Polonia e Ungheria contro il cosiddetto "meccanismo di condizionalità" al rispetto dello Stato di diritto all'erogazione dei pagamenti dal budget dell'Unione adottato da Parlamento e Consiglio dell'Ue nel dicembre 2020
L'Unione europea può sospendere lo stanziamento di fondi a uno Stato membro nel caso in cui questo non rispetti i "valori comuni" su cui si basa l'organismo, come lo Stato di diritto e la solidarietà. Lo ha stabilito oggi la Corte di giustizia dell'organismo, di base in Lussemburgo, respingendo l'appello di Polonia e Ungheria contro il cosiddetto "meccanismo di condizionalità" al rispetto dello Stato di diritto all'erogazione dei pagamenti dal budget dell'Unione adottato da Parlamento e Consiglio dell'Ue nel dicembre 2020.
In una nota pubblicata dopo la sentenza i giudici hanno ribadito che "il rispetto da parte degli Stati membri dei valori comuni su cui si basa l'Unione europea, come lo Stato di diritto e la solidarietà, giustifica la fiducia reciproca tra quegli Stati".
Soddisfazione da parte della presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, che in un comunicato ha detto che il verdetto conferma che le istituzioni europee "sono sulla strada giusta". "La Corte - ha aggiunto la presidente - sostiene la legittimità di questo importante strumento che ci consente di tutelare meglio il bilancio dell'Ue e gli interessi finanziari dell'Unione contro le violazioni dei principi dello Stato di diritto". (DIRE)