Salvate la stagione estiva. Sono almeno 11 milioni i posti di lavoro a rischio in tutta Europa
Ci sono molti Paesi europei la cui economia dipende strettamente dal turismo.
Salvate il soldato estate, ci sono almeno 11 milioni di posti di lavoro a rischio in tutta l’Europa comunitaria. Una stima per difetto. È questo l’obiettivo che i Paesi dell’Unione non possono, non devono, non vogliono mancare: salvare la stagione turistica estiva, dopo il mezzo flop dell’anno scorso e il disastro invernale. E saranno le vaccinazioni di massa il mezzo per raggiungere tale scopo, da farsi però entro giugno, altrimenti…
Ci sono molti Paesi europei la cui economia dipende strettamente dal turismo. A parte i casi di Grecia e Cipro, che di turismo càmpano, anche per Spagna, Francia, Italia, Croazia, Malta, Portogallo si parla di salvaguardare una fetta di Pil che va dal 10 al 25% del totale. Una porzione di ricchezza che nel 2020 ha subìto un calo di due terzi abbondanti: una seconda annata così non la può reggere nessuno. Si pensi solo che a Roma, su 1.200 strutture alberghiere, attualmente sono aperte solo un’ottantina; circa 300 rischiano di non riaprire mai più.
Quindi vaccinazioni di massa e certificati che garantiscano le stesse, oppure situazioni di salute chiare e compatibili con lo spostamento turistico e con la salvaguardia della salute locale. Ad inizio estate almeno un centinaio di milioni di europei sceglierà mete di svago al mare, in montagna, in campagna, nelle città d’arte spostando nel contempo diversi miliardi di euro dai quali dipende un enorme indotto: accoglienza e ristorazione, ma anche trasporti aerei e terrestri, autostrade e aeroporti, commercio nelle località turistiche, prodotti agroalimentari, cultura e divertimento…
L’Unione sta in questi giorni studiando pure le procedure migliori per garantire spostamenti e presenze, senza discriminazioni e difficoltà eccessive nella circolazione, ma anche con modalità di sicurezza per tutti. Una sfida che non può perdere anzitutto per sé stessa: sarà un test per misurarne l’efficacia e l’importanza, o l’inutilità. Deve fare un compito da 8, perché sull’approvvigionamento dei vaccini finora non ha raggiunto la sufficienza.