Nave Banksy, situazione grave sulla Louise Michel: “Siamo al limite, serve un porto sicuro”

Parla la Capomissione, Lea Reisner: “Abbiamo 219 persone a bordo, erano in mare da 4 giorni lo stato psicofisico è grave e hanno segni di disidratazione”. Il capitano, Arturo Centore, ha lanciato diversi sos senza ottenere risposta

Nave Banksy, situazione grave sulla Louise Michel: “Siamo al limite, serve un porto sicuro”

219 persone a bordo su una motovedetta di 30 metri: donne, bambini (tra cui alcune incinte) e persone con gravi sintomi di disidratazione. Più il corpo senza vita di un uomo, recuperato in mare. La situazione a bordo della Louise Michel, la nave finanziata dallo street artist Banksy, si fa sempre più difficile. Il capitano della nave, Arturo Centore, un italiano con una lunga esperienza nel campo della navigazione, ha lanciato diversi sos senza ottenere risposta e dichiarato lo stato di emergenza

“Abbiamo 166 naufraghi a bordo: donne, bambini, donne in gravidanza, bambini di cui anche neonati. A questi si aggiungono altre 32 perosne nelle 2 zattere di salvataggio che abbiamo in mare. Oltre a questo, viaggiamo col  cadavere di un uomo recuperato in mare- spiega a Redattore Sociale Lea Reisner, Capomissione della Louise Michel- . La maggior parte di queste persone erano già in mare da 4 giorni quando le abbiamo recuperate, lo stato psicofisico è grave e hanno segni di la disidratatazione. La mia unità è al limite di stabilità e galleggiabilità e le condizioni meteo stanno peggiorando”. 

La motovedetta umanitaria, bianca e rosa, nata dall’idea del più misterioso degli artisti contemporanei, Banksy, in queste ore, sta chiedendo ripetutamente aiuto alle autorità competenti. Le persone sono state salvate in mare in due operazioni Sar differenti (89 nel primo salvataggio, 130 nel secondo). Ma per la sua conformazione l’imbarcazione non è adatta ad accogliere un numero così alto di persone. Per questo si chiede l’assegnazione di un porto sicuro in tempi rapidi. A preoccupare sono anche le condizioni del meteo, che inizieranno a  peggiorare nelle prossime ore

Anche l'Unhcr e l’Oim, chiedono lo sbarco immediato dei migranti dalla nave. In totale, le due agenzie, ricordano che sono 400 i rifugiati e migranti soccorsi ed attualmente a bordo di tre navi nel Mediterraneo centrale. Un gruppo di 27 migranti e rifugiati, fra cui una donna incinta e dei bambini, partiti dalla Libia, sono infatti a bordo della Maersk Etienne da un periodo inaccettabile di tre settimane dal loro salvataggio, avvenuto il 5 agosto. 200 persone sono a bordo della  Louise Michel, e altre 200 persone soccorse che si trovano a bordo della nave dell’ONG Sea Watch 4. "L’imperativo umanitario di salvare vite umane non dovrebbe essere penalizzato o stigmatizzato, specialmente in assenza di sforzi dedicati da parte degli Stati - spiegano in una nota -. La mancanza di un accordo su un meccanismo di sbarco regionale, da tempo invocato da Unhcr e Oim, non può essere una scusa per negare a persone vulnerabili un porto sicuro e l’assistenza di cui hanno bisogno, come previsto dal diritto internazionale. Le discussioni su una tale proposta che si erano arenate dovrebbero essere riprese urgentemente, soprattutto alla luce dei continui stand-off sulle operazioni di sbarco. La chiarezza e la prevedibilità sono nell’interesse immediato e a lungo termine di tutti".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)