Marevivo: l’ambiente assente nelle nuove Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica

Il testo, presentato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, non tiene conto dell’importanza dell’ambiente e del mare per la salvaguardia del Pianeta: “Necessario investire nella formazione, attraverso la promozione di una coscienza collettiva”

Marevivo: l’ambiente assente nelle nuove Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica

A partire dall’anno scolastico 2024/2025 entreranno in vigore le Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. Il testo, presentato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, vede l’aggiunta di ulteriori contenuti volti a ridefinire traguardi e obiettivi di apprendimento a livello nazionale. Tante le novità riportate mail grande assente è ancora una volta l’ambiente, si legge in una nota dalla Fondazione ambientalista MareVivo Ets. Senza la conoscenza, la consapevolezza sul ruolo che hanno l’ambiente e il mare nella nostra vita non si potrà mai attuare quella transizione ecologica indispensabile affinchéla specie umana possa continuare a respirare, nutrirsi e riprodursi sul nostro Pianeta, si legge nella nota.

Secondo l’Unesco, che ha istituito un gruppo internazionale di esperti sulla cultura oceanica,l'Ocean Literacyèuno strumento fondamentale per promuovere la salvaguardia e un uso più sostenibile del mare e degli oceani. Inoltre, in Italia dal 2022 è stata promulgata la Legge Salvamare –si legge ancora – che all’art 9 prevede la necessità di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente, in particolare del mare e delle acque interne. Questa legge sembra non essere stata presa in considerazione nelle nuove linee guida, nonostante i continui appelli di Marevivo per l’ottenimento dei decreti attuativi necessari a renderla operativa.

La comunità scientifica esprime da anni parere unanime: la crisi climatica in corso causata dalle attività umaneè una minaccia esistenziale per l'umanitàe va bloccata con azioni concrete. È necessario investire nella formazione, attraverso la promozione di una coscienza collettiva, essendo la transizione ecologica (che ci viene richiesta dalle Nazioni Unite e dall’Agenda 2030) strettamente legata alla conversione culturale, che deve partire proprio dalla scuola. Va bene, quindi, introdurre nelle Nuove Linee Guida l’importanza della centralità della persona umana,ma è necessaria una visione che ristabilisca il giusto rapporto tra noi e la Natura.La scuola è chiamata a essere il punto di riferimento essenziale per i futuri decisori, perché solo attraverso la conoscenza si può agire e sperare in un futuro migliore, conclude la nota.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)