I dati oltre la propaganda: “In Italia non c’è nessuna emergenza sbarchi”

In un’analisi comparata Openpolis smonta alcune delle affermazioni che circolano in questo periodo di campagna elettorale. Ad oggi sono arrivate in Italia circa 60 mila persone, la metà rispetto agli anni 2016/2017

I dati oltre la propaganda: “In Italia non c’è nessuna emergenza sbarchi”

L’Italia non sta affrontando un’emergenza sbarchi: nonostante l’aumento degli arrivi, infatti, i numeri restano limitati e contenuti. Lo sottolinea Openpolis in un approfondimento pubblicato oggi. “Certo i problemi continuano a esistere, uno tra tanti ad esempio il perenne sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa. Da un certo punto di vista dunque il fatto che l’immigrazione sia a tutti gli effetti un fenomeno ordinario rende queste criticità ancora più gravi. Allo stesso tempo però descrivere l’Italia come un paese che sta affrontando un’emergenza migratoria non è né utile né realistico” si legge nella nota.

Nello specifico, tra il 2016 e 2017 quasi il 70% dei richiedenti asilo sono sbarcati in Italia nei primi 8 mesi dell’anno. Concluso l’agosto dunque è possibile farsi un’idea piuttosto concreta sull’andamento dei flussi migratori.

In totale sono 57.168 persone sbarcate sulle coste italiane dal 1 gennaio al 31 agosto 2022. Numeri in aumento rispetto agli scorsi anni, ma ricorda Openpolis, tra 2018 e 2020 il numero di arrivi ha raggiunto il minimo storico. Per questo la crescita attuale può apparire molto più consistente di quanto effettivamente non sia. Rispetto al 2016 infatti al 31 agosto sono sbarcate nei porti italiani meno della metà delle persone e in un contesto completamente diverso. Nel 2016 forse il termine "emergenza" poteva avere un senso, rispetto al livello d'impreparazione dimostrato dall'Italia nella gestione di quel volume di arrivi. Ma dopo 6 anni e molte misure che sono intervenute sulla materia, queste cifre non hanno motivo di destare preoccupazione.

Se si guarda ai dati sulle richieste di asilo in effetti emerge anche in questo caso un calo consistente tra 2017 e 2019. Tuttavia nel biennio di maggiore calo degli sbarchi (2018-2019) il dato sulle richieste di asilo è sempre rimasto considerevolmente più alto. “I dati sugli arrivi e le richieste di asilo insomma ci raccontano di un fenomeno a tutti gli effetti ordinario, che varia nelle dimensioni di anno in anno e che anche per questo necessita di un sistema di accoglienza flessibile. Capace cioè di rispondere alle necessità che si presentano di volta in volta - spiega Openpolis -. Guardando ai dati da questo punto di vista poi appare del tutto evidente che le presenze nel circuito dell'accoglienza sono sì cresciute, ma non in maniera così rilevante”.

Sono 98.740 gli ospiti di centri di accoglienza al 31 agosto 2022, a fine 2017 erano 183.681. “Con questo non si intende certamente dire che il sistema di accoglienza sia perfetto, tutt'altro. Negli anni infatti abbiamo spesso criticato questo modello evidenziandone limiti e criticità. Allo stesso tempo però un fenomeno ordinario, come questo, non dovrebbe essere affrontato attraverso una comunicazione emotiva e propagandistica”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)