Giornata Onu contro mine e ordigni inesplosi. “Sono semi di carneficina”
Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna Mine: “Sarebbe un bel segnale se, ritrovata la pace, l’Ucraina aderisse alla Convezione di messa al bando delle cluster bombs di cui è stato denunciato e provato l’uso da parte delle forze armate Russe”
La XVI edizione della Giornata Onu dedicata alla Mine Action cade nell’anno del 30 anniversario della costituzione della International Campaign to Ban Landmines (ICBL) di cui la Campagna Mine è membro e co-laureata Premio Nobel per la Pace 1997. Lo ricorda nel suo messaggio per la ricorrenza del 4 aprile il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in cui evidenzia come l’azione contro le mine rappresenti un “investimento in umanità” e incoraggia a costruire sui progressi ottenuti sino ad ora le azioni necessarie per liberare il mondo da questi ordigni disumani una volta per tutte.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver promulgato la legge “Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine anti-persona, di munizioni e submunizioni a grappolo” il 21 dicembre 2021, in occasione della Giornata Internazionale indetta dalle nazioni Unite per le azioni umanitarie contro le mine e gli ordigni inesplosi ha voluto incoraggiare la Campagna Italiana contro le mine e le organizzazioni della società civile nazionali ed internazionali impegnate sul tema, a tenere alta l’attenzione sulla pericolosità di questi strumenti di morti che continuano ad essere usati malgrado la messa al bando a livello internazionale, ed a proseguire l’impegno a sostegno delle azioni di bonifica e promozione della pace.
“Siamo grati del prezioso incoraggiamento che ci viene dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da sempre attento alla promozione della pace e del dialogo, incoraggiamento che imprime il più alto grado di attenzione sugli effetti di mine, cluster bombs ed altri ordigni inesplosi su civili inermi ed ostaggio della guerra - dichiara Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna Mine -. Sarebbe un bel segnale se, ritrovata la pace, l’Ucraina aderisse alla Convezione di messa al bando delle cluster bombs di cui è stato denunciato e provato l’uso da parte delle forze armate Russe” (…)”.
“Purtroppo né la Russia, né l’Ucraina hanno sottoscritto la Convenzione di Oslo per la messa al bando delle bombe a grappolo”, conclude Schiavello.
L’Italia, conferma il suo prezioso e costante impegno di cooperazione e diplomatico dedicato alla Mine Action, con più di 8,5 mln di euro destinati ad attività specifiche, dalla bonifica all’universalizzazione delle convenzioni di messa al bando, e con particolare attenzione al sostegno delle vittime degli ordigni inesplosi, dalla protesica al reinserimento socioeconomico dei sopravvissuti agli incidenti.
“Sapere che l’Italia esprime un così alto grado di attenzione verso il tema attraverso le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è un’ulteriore preziosissima spinta a fare sempre il massimo per lenire le conseguenze di questi subdoli ordigni - dichiara Santina Bianchini, presidente della Campagna Italiana –. Come parte della Rete internazionale ICBL esprimiamo grande apprezzamento anche per la netta condanna dell’uso delle munizioni a grappolo in Ucraina che il Ministro Luigi Di Maio ha voluto pronunciare durante l’informativa alla Camera dei Deputati lo scorso 16 marzo”.
“Questi ordigni, mine a tutti gli effetti sono i semi di carneficina che ogni guerra lascia per un futuro raccolto di dolore e morte, non è questo il mondo che vogliamo”, conclude Bianchini.