Droghe. Calano i sequestri, ma la cocaina fa registrare numeri record

Con le sue 26,10 tonnellate, il 2022 è stato l’anno contraddistinto dai più alti quantitativi di cocaina mai sequestrati in Italia. Il bilancio nel tredicesimo Libro Bianco sulle droghe presentato oggi alla Camera dei deputati. “Narcotraffico è ancora la principale attività fonte di introiti per le organizzazioni criminali”

Droghe. Calano i sequestri, ma la cocaina fa registrare numeri record

Diminuisce il quantitativo totale di droga sequestrato, calano le operazioni antidroga e le denunce all’autorità giudiziaria, ma la cocaina in Italia fa registrare trend opposti. È quanto si legge nella tredicesima edizione del Libro Bianco sulle droghe “La traversata del deserto” presentato questa mattina presso la sala stampa della Camera dei deputati. Il Libro Bianco è un rapporto indipendente promosso da La Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA, Associazione Luca Coscioni, ARCI, LILA e Legacoopsociali con l’adesione di A Buon Diritto, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, ITARDD e ITANPUD. Secondo i dati della Direzione centrale per i servizi antidroga, lo scenario dei sequestri è sovrapponibile a quello del 2021, anche se le operazioni antidroga e denunce all’autorità giudiziaria abbiamo fatto registrare rispettivamente un calo del 10,54% e del 12,12%: sono state 19.198 nel primo caso, 26.685 nel secondo, una media inferiore rispetto a quella dell’ultimo decennio. Anche il volume di sostanze sequestrate ha subito un notevole decremento, pari al 19,17% in confronto al 2021. Nel complesso, esso si è attestato attorno alle 75 tonnellate.  Tuttavia, con le sue 26,10 tonnellate, il 2022 è stato l’anno contraddistinto dai più alti quantitativi di cocaina mai sequestrati in Italia, nel 78,28% dei casi intercettati in aree frontaliere, secondo un trend decennale che appare in continua ascesa. “L’Italia si conferma dunque un punto di passaggio strategico nell’ambito dei flussi mondiali di approvvigionamento di cocaina – si legge nel libro bianco -, in forza delle cifre mosse dal mercato e dalle partnership internazionali venutesi a creare. Ecuador, Brasile e Guatemala i principali Paesi fornitori”. Stabili, rispetto al 2021, i numeri dei sequestri di eroina. “I 548.08 kg sequestrati si inscrivono nel trend dell’ultimo quadriennio – spiega il rapporto -, secondo oscillazioni mantenutesi costanti nel tempo, quantificabili attorno alla mezza tonnellata annua”. Se i dati relativi alla cocaina sono andati incontro a un aumento, e quelli di eroina si sono mantenuti stabili, è la cannabis a far evidenziare una netta diminuzione nei numeri. “I quantitativi sequestrati, pari a 47,02 tonnellate, risultano ben al di sotto della media decennale – continua il libro bianco -, attestatasi attorno alle 77 tonnellate. Il calo del 31,51% dei sequestri in merito alle piante, del 33,79% in merito all’hashish e del 29,59% riguardo le infiorescenze, ad ogni modo, non modificano un quadro complessivo in cui alla cannabis è riconducibile il 60% del totale dei sequestri avvenuti nel nostro Paese”. Anche per quanto riguarda le droghe sintetiche si assiste ad una flessione dei numeri, sebbene i 102,95 kg requisiti rappresentino “il terzo valore più alto di sempre, con una commercializzazione spinta prevalentemente dai mercati online”, precisano gli autori del libro bianco. “Allo stesso tempo, il quantitativo di dosi rinvenute al dettaglio è fra i più bassi della serie decennale – spiega il testo -. Fra le varie sostanze di sintesi, è da sottolineare la predominanza da parte della metanfetamina, con il 43,11% del totale dei sequestri e con un aumento dei quantitativi rinvenuti del 71,11% rispetto al 2021. Le Nps (nuove sostanze psicoattive, ndr), infine, si confermano le sostanze più difficili da tracciare, in ragione delle continue alterazioni nelle strutture molecolari cui sono attribuibili le difficoltà relative a diagnosi e trattamento farmacologico. Per molte di esse non sono ancora del tutto note sintomatologia, meccanismi di azione e reazioni avverse. Nel 2022 sono state segnalate 76 nuove Nps, di cui 29 mai identificate in precedenza. 39 nuove Nps” sono state inserite nelle tabelle sulle sostanze stupefacenti redatte dal Ministero della Salute”. Complessivamente, i dati forniti dalla Direzione centrale per i servizi antidroga confermano che il narcotraffico rappresenta ancora “la principale attività fonte di introiti per le organizzazioni criminali – conclude il libro bianco -, i cui sodalizi hanno da tempo superato logiche territoriali o gerarchiche, all’insegna di un processo di globalizzazione ormai consolidatosi”.(ga)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)