Come cambia il lavoro: lavoratori protagonisti. Le proposte di Cisl

Cisl propone di innovare le relazioni azienda-dipendenti per puntare a una maggiore sostenibilità. Ma c’è chi si è mosso da anni, come la Manfrotto di Cassola, leader negli accessori per la fotografia, e Banca Etica

Come cambia il lavoro: lavoratori protagonisti. Le proposte di Cisl

I problemi del lavoro in Italia non si limitano alla sua scarsità, ma riguardano anche l’eccessiva frammentazione in una miriade di contratti e situazioni individuali. Con il risultato di incidere costantemente e in negativo nei diritti di lavoratori e lavoratrici. Per prendere per le corna la questione Cisl ha proposto un approccio nuovo, e cioè una legge per promuovere e potenziare la partecipazione attiva nella gestione delle aziende. Si tratterebbe di uno strumento non solo di democrazia ma anche di relazioni industriali innovative, per il quale questa sigla sindacale ha dato avvio anche in Veneto a una capillare campagna di raccolta firme. Lo spiega chiaramente Gianfranco Refosco, il segretario regionale di Cisl: «La nostra proposta ambisce a innovare le relazioni, apportando beneficio all’intera organizzazione, non solo ai suoi lavoratori. Una maggiore partecipazione, lo dicono anche le più recenti indagini, migliora il clima aziendale e rafforza il senso di appartenenza. Aumenta la produttività e la competitività dell’impresa. Contribuisce a orientare le scelte imprenditoriali verso la sostenibilità sociale. Fa crescere pure la capacità attrattiva nel mercato del lavoro».

Gli esempi non mancano, seppure non siano ancora molto diffusi. Nella propaggine vicentina della nostra Diocesi c’è il caso di Manfrotto con sede a Cassola, tra i leader mondiali nella produzione di accessori per videocamere e telecamere come treppiedi e borse. Acquisita nel 1989 dalla multinazionale britannica Vivendum, tra Cassola e gli stabilimenti di Feltre conta in Italia oltre 500 dipendenti, a cui se ne aggiungono altre centinaia all’estero per le sedi commerciali. «Siamo partiti con l’accordo integrativo aziendale 2018-2020, dopo i precedenti nei contratti già nel 2013 – precisa Elena Smaniotto, delegata vicentina per Fim Cisl – È stato inserito un Comitato strategico partecipativo, che prevede la comunicazione delle strategie aziendali a un componente di parte sindacale, e un Sistema di valutazione delle competenze con un bilancio delle competenze trasversali attraverso una commissione di valutazione. In altre parole, le rappresentanze sindacali partecipano alle riunioni del consiglio d’amministrazione, per essere aggiornate mensilmente sul bilancio e sulla programmazione triennale. Promuovono inoltre la formazione continua con Fondi Impresa. L’idea di fondo è che la contrapposizione tra datori di lavoro e dipendenti non porti a nulla di proficuo, meglio la trasparenza e la collaborazione. E in Manfrotto siamo da allora tutti più coinvolti e consapevoli». Ci sono poi realtà come Banca Etica che non hanno avuto bisogno di confronti sindacali per integrare i dipendenti nei processi decisionali. Questo, anche se la Cisl con il suo ramo Fiba è ben presente all’interno. «Abbiamo inserito nel nostro statuto, da una decina d’anni ormai, la possibilità per ogni assunto di determinare indirettamente la nomina del Consiglio d’amministrazione – parola di Nazzareno Gabrielli, attuale direttore generale del gruppo bancario con base a Padova – Funziona così: tutti i dipendenti riuniti in assemblea, 500 tra quelli addetti ai servizi bancari veri e propri e quelli delle società collegate, eleggono uno dei sei cosiddetti “Portatori di valori”. A loro volta questi sei nominano, ogni tre anni, i tredici componenti del Cda».

In ogni caso questa formula elettiva non deve stupire perché questa realtà è un unicum nel panorama bancario: partita nella città del Santo nel 1999 e cresciuta con nuove filiali in tutta Italia e in Spagna, da sempre spinge per una maggiore partecipazione e trasparenza al proprio interno. Non è un caso, pertanto, che tutti i dipendenti siano inclusi nei suoi 48 mila soci. Per non parlare delle tante iniziative originali portate avanti anno per anno. «Noi puntiamo da sempre alla formazione, ma non solo a scopo tecnico – continua Gabrielli – Per esempio diamo la possibilità di partecipare ai campi di volontariato di Libera, per far inquadrare certi nostri valori anche a livello pratico. Non solo: siamo stati tra i primi a concedere il lavoro agile, ben prima del Covid. Tanto che, quando è arrivato il primo lockdown, eravamo già attrezzati a lavorare da casa e nell’arco di una giornata eravamo tutti pienamente operativi. Ora lo garantiamo comunque per quindici giorni al mese a ogni lavoratore: un vantaggio per il singolo ma anche per la banca nel suo complesso, perché con una sola persona può coprire due filiali anche distanti geograficamente l’una dall’altra».

Quattro modi per partecipare alla vita dell’impresa

La proposta di legge della Cisl prevede quattro modalità di partecipazione dei lavoratori: gestionale, con l’ingresso nei Consigli d’amministrazione e nella sorveglianza; finanziaria, con incentivi di distribuzione degli utili nonché l’accesso ad azioni o quote di proprietà; organizzativa, con commissioni paritetiche per la definizione di piani di miglioramento e di innovazione dei prodotti; consultiva, per essere consultati in forma preventiva sulle principali scelte.

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