Acqua, bene comune e prezioso. Verso la Giornata dei Diritti Umani

In vista della ricorrenza mondiale del 10 dicembre, parte oggi la Consultazione civica sull'acqua promossa da Blue Communities e Cittadinanzattiva. Marco Iob: “Dare concretezza al diritto umano all’acqua. Il tempo dei Diritti umani è ora, dobbiamo cambiare rotta”

Acqua, bene comune e prezioso. Verso la Giornata dei Diritti Umani

In occasione della Giornata mondiale dei Diritti Umani del prossimo 10 dicembre, “Blue Communities” insieme a Cittadinanzattiva – partner di progetto – lancia una Consultazione Civica sull’Acqua, con lo scopo di conoscere e promuovere buone prassi nei comportamenti dei cittadini per la gestione sostenibile delle risorse naturali, in particolare rispetto ad usi e consumi dell’acqua, al livello di fiducia nell’acqua che beviamo, alla nostra impronta idrica. E' possibile compilare il questionario online.

L’aggravarsi della crisi idrica ha indotto alcune organizzazioni a mobilitarsi, a portare il proprio contributo per sensibilizzare e trovare soluzioni efficaci: da qui nasce il progetto “Blue Communities”, coordinato dal CeVI – Centro di Volontariato Internazionale, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, insieme a 11 partners di progetto: Acquifera APS, AWorld società benefit, Cittadinanzattiva APS, Coordinamento Agende 21 locali italiane CA21L, Fondazione La Locomotiva onlus, Gruppo Missioni Africa - GMA, H4O Help for Optimism, Navdanya International, People Help the People APS, Solidarietà e Cooperazione CIPSI, DPIA dell’Università di Udine.

Il coordinatore del progetto “Blue Communities - Giovani promotori di comunità a difesa dell’acqua” frutto della collaborazione di 12 enti, Marco Iob (CeVI) ha dichiarato: “È indubbio che non si stanno mettendo in campo gli sforzi, le energie, le risorse necessarie per dare concretezza al diritto umano all’acqua e ad altri diritti connessi come il diritto al cibo e alla salute; per farlo dobbiamo cambiare rotta! Attraverso il progetto “Blue Communities” abbiamo assunto il ruolo di promuovere comunità che si prendono cura dell’acqua! Perché il tempo dei diritti umani è ora! Per diffondere e promuovere le Blue Communities saranno mobilitati centinaia di giovani studenti, numerose Scuole, Università, migliaia di cittadini con le loro Amministrazioni Comunali e molti altri soggetti; insieme, nei rispettivi territori potremo collaborare in modo attivo e responsabile per la cura dell’acqua e garantirne il diritto”.

E Marco Iob conclude: “Il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche del 2023 afferma che a otto anni dall’adozione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, il mondo non è sulla buona strada per raggiungere i traguardi che si è posto. Per realizzare la copertura universale dell’acqua potabile e dei servizi igienico-sanitari entro il 2030 (target 6.1 e 6.2) sarebbe necessario quadruplicare gli attuali tassi di progresso. Cosa difficile che avvenga. Per l’Italia il rapporto ASviS 2023 segnala un’evoluzione decisamente insoddisfacente: tra il 2010 e il 2022 si riscontrano peggioramenti per il Goal 6 (acqua e sistemi igienico-sanitari). L’Epilogo del citato Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 afferma che solo attraverso partenariati e cooperazione sarà possibile mettere insieme le tessere del complesso mosaico di sfide per garantire a tutti il diritto all’acqua. Infine, l’anniversario del 10 dicembre quasi coincide con il nefasto giorno del 7 dicembre 2020 quando per la prima volta è avvenuta la quotazione dell'acqua alla Borsa di Chicago. Con questo atto, sulle transazioni commerciali sull'acqua, si costruiscono prodotti finanziari speculativi che assoggettano l’acqua alle logiche finanziarie e mettono maggiormente a rischio la concretizzazione del diritto all’acqua”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)