Sinodo, iniziata la quinta sessione
Venerdì sera, 13 ottobre. Ho l’appuntamento scritto in agenda fin dall’inizio di questo viaggio: Assemblea sinodale, primo incontro della quinta sessione.
E penso che sì, dopo una settimana di lavoro, impegni di famiglia, incontri in parrocchia e altro, preferirei rimanere a casa. Anche il traffico rema contro: è più intenso di quello che trovi per raggiungere il Seminario Maggiore – dono c’è l’aula sinodale – di sabato o di domenica. Prevale quella che mi piace definire “fedeltà alla chiamata”, andando oltre alle sensazioni del momento e alla stanchezza. So che “passa”! Poi gli incontri, i saluti, i sorrisi, gli abbracci con chi conosci da tempo o da poco: sì, “passa”! Il ritmo dei lavori è ormai consolidato. La parte iniziale è sempre di preghiera: questa sera ci aiutano i seminaristi, padroni di casa, ospiti silenziosi ma “presenti” nei nostri incontri. Quando prego con gli altri amici “sinodali” mi piace chiudere gli occhi: si sente solo il canto, sommesso, di invocazione allo Spirito, e ogni volta provo un’emozione che fa dire al mio cuore, alla mia mente e al mio corpo: insieme! E mi sento accompagnata. E mi piace. E sì, “passa”! Ci viene proposta la Parola di Dio: la parabola del banchetto nuziale (Mt 22,1-10). La riflessione del vescovo Claudio ci accompagna: il servizio in Assemblea sinodale è come quello dei servi della parabola, mandati dal Signore per invitare alle nozze del Figlio, all’incontro con Gesù, a portare la gioia. Siamo i servi della parabola che rispondono a una chiamata e a un mandato affidatoci dal Signore. Siamo chiamati a essere servi per obbedienza, al servizio di altri. E ritorna alla mente il pensiero fatto per strada: fedeltà alla chiamata. Siamo anche gli invitati della parabola: tra i primi invitati grazie al dono del battesimo, ma anche tra i secondi invitati per le nostre storie e fragilità. Dopo la preghiera, salutiamo anche Damiano Terzo che sarà ordinato diacono il prossimo 28 ottobre; ci dona una testimonianza fresca e gioiosa di una scelta di vita. In Assemblea abbiamo il compito, in questo venerdì di ottobre, di approvare il Testo sui ministeri battesimali. Prima un emendamento e poi il voto finale del testo completo. Facciamo presto: siamo preparati perché ognuno ha potuto conoscere già dal momento della convocazione quanto si doveva decidere, e anche i sistemi informatici di voto non ci preoccupano più. Poi la pausa: il circolo Noi di San Bellino ha portato panini e bevande, ristoriamo anche il corpo. Ed eccoci ai lavori di gruppo. Ognuno raggiunge la sua stanza, aiutati dallo staff di volontari delle parrocchie di Caselle De’ Ruffi e Murelle. Il gruppo è un bel luogo, ci è mancato la volta scorsa che ci ha visti impegnati solamente in plenaria. Inizia una prima riflessione sulla nuova proposta votata in assemblea: “Rinnovare le parrocchie a partire da piccoli gruppi della Parola, sullo stile delle comunità di base”. Una prima riflessione che sarà, poi, inviata alla presidenza, nelle parti più ricorrenti e significative nate dal discernimento di ciascuno. Sto bene nel gruppo: ascoltare gli altri aiuta a ridimensionare i pensieri personali, apre a prospettive e riflessioni diverse, fa nascere convergenze, insomma aiuta ad andare “oltre”. Il tempo passa ed è il momento di concludere l’incontro raggiungendo l’Assemblea tutta. Ritorno a casa con in cuore i vari momenti vissuti: c’è la consapevolezza che lo Spirito del Padre ci accompagna. Sempre. E sì, “passa”!
Il racconto degli incontri dell’Assemblea
Ogni incontro dell’Assemblea sinodale è stato raccontato, nello stile del “Diario di bordo” da uno dei sinodali. Tutti i diari, corredati da foto e video, si trovano nel sito sinodo.diocesipadova.it L’Assemblea si ritroverà il 29 ottobre, 11 e 26 novembre, 17 dicembre. La celebrazione conclusiva si terrà il 25 febbraio.