Noi Padova. Il Natale ci ricorda sempre quanto siamo amati
Sta per finire un anno in cui in vari modi tutti i centri parrocchiali hanno provato a ripartire con le loro attività.
Le riaperture hanno alternato entusiasmo a fatica e stanchezza, dovute probabilmente all’eredità lasciata dalla pandemia. C’è stato un tempo in cui si potevano fare analisi, discussioni, polemiche, credo che quel tempo sia finito, non c’è più poiché ci siamo resi conto, nelle nostre fragilità, che le persone e le relazioni sono la cosa più importante che abbiamo. In questo momento storico di insicurezza e di difficoltà emerge con determinazione una domanda la cui risposta potrebbe essere una vera sfida: perché svolgere ancora il nostro servizio? Perché rinnovarlo? Ci saranno più motivazioni ma sicuramente una di queste è che noi ci teniamo a stare con le persone in un clima di fraternità. Dire «ci tengo» vuol dire «ti dedico del tempo» e sappiamo bene come il tempo sia prezioso soprattutto in una società che ci spinge a una corsa frenetica tutti i giorni. Ma sappiamo anche che a correre troppo si rischia di smarrirsi, di non vedere più la strada.
Ecco allora che il Natale ci ricorda di fermarci di fronte a una cosa che succede tutti i giorni, in tutto il mondo: la nascita di un bambino. Cogliamo ancora una volta questa opportunità e fermiamoci ad adorare Gesù, rinnoviamo il nostro donare del tempo agli altri, ripartiamo con gioia e fiducia. Le persone si accorgono del Bene che facciamo. Il Covid ci ha portato via il gusto dei cibi e delle bevande, ci ha rinchiusi in casa e ci ha mostrato quanto siamo fragili: per questo auguro
a tutti e a me stesso di trovare o di ritrovare il gusto di fare le cose insieme, il desiderio di uscire e di incontrarsi e la consapevolezza che non siamo soli, perché il Natale ci ricorda sempre quanto siamo amati.
Fabio Brocca
presidente Noi Padova