«Grata di vivere con questi fratelli»: Ilaria Scocco è in Etiopia, come fidei donum, da metà febbraio

Prima di partire ha curato, facendo tesoro della sua esperienza, alcune schede di formazione per giovanissimi nell’ambito della Quaresima di fraternità

«Grata di vivere con questi fratelli»: Ilaria Scocco è in Etiopia, come fidei donum, da metà febbraio

Un’indole aperta al mondo. Le proposte diocesane di “Viaggiare per condividere”, prima, e il Gruppo vocazionale, poi. Così Ilaria Scocco, 28 anni di Dolo, dopo un lungo cammino di discernimento spirituale, è partita lo scorso 17 febbraio per la missione in qualità di fidei donum della Diocesi di Padova. Ora è ad Adaba, in Etiopia.

«In questo momento – ci racconta in una lunga telefonata intercontinentale – sto osservando cosa stanno facendo gli altri missionari qui presenti, non solo i diocesani». Nella prefettura di Robe, sconfinato territorio dove operano i nostri fidei donum, si è appena conclusa la fase diocesana del Sinodo: «Ho letto i documenti, frutto di questo lavoro, che mi hanno permesso di conoscere di più le tre parrocchie dove siamo più attivi come missione. Mi trovo infatti in una realtà molto diversa rispetto a quella italiana, per questo, oltre alla lingua, è fondamentale conoscerne le caratteristiche».

Ilaria vive queste prime settimane di ambientamento recandosi spesso in una casa famiglia dove una mamma segue, oltre ai suoi due figli, una decina di ragazzi orfani. Da questo “osservatorio”, la giovane missionaria ha già avuto modo, in così poco tempo, di assistere a momenti spiritualmente forti: «La seconda domenica ho condiviso l’adorazione e la messa con una famiglia di origine musulmana che partecipa alle catechesi per diventare cattolica. Mi sono sentita grata di vivere in mezzo a questi fratelli di un’altra cultura, trascorrendo un pezzo della mia vita con loro, in uno scenario che mi aiuterà ad aprire lo sguardo, il cuore e la mente. Ho provato una forte gratitudine verso il Signore: so che se mi fido di lui mi accadranno cose ancor più belle e più grandi di quelle che mi potevo aspettare».

Ilaria Scocco ha condensato intuizioni ed esperienze in due schede di formazione per i giovanissimi in occasione della Quaresima di fraternità. «Sono dedicate alla figura di Abramo – racconta la giovane missionaria – il padre della fede che è anche figura di riferimento per il Sinodo diocesano». Le schede, che propongono la lettura della Parola, lo svolgimento di un’attività, un momento di riflessione personale e una condivisione con il gruppo, partono dai temi del conoscere, dell’abbracciare e dell’accogliere meglio se stessi per accogliere l’altro. «L’obiettivo generale è l’atteggiamento del dono di sé agli altri, nella sincerità di chi siamo, senza paura e timori, senza barriere, perché accogliendo me accolgo l’altro».

Il passaggio successivo, nella scheda pensata per tutti gli anni delle superiori, è ancor più trasversale: «Questa scheda – conferma Ilaria Scocco – punta ancora più in alto. Dalla fraternità e dall’accoglienza di me e dell’altro, infatti, mi accorgo di accogliere così anche Dio».

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