Azione Cattolica. Campo nel Bellunese. Solidali con le zone colpite dal maltempo
Nuova proposta estiva per giovani e adulti. Accompagnati dalla Laudato si’
“Solidarietà in campo” è il titolo della nuova proposta estiva, che l’Ac di Padova rivolge a giovani e adulti. Il “campo” in cui concretizzare la solidarietà è quello delle zone del Bellunese colpite dal maltempo l’autunno scorso. Due le proposte: una lunga, dal 27 luglio al 3 agosto; oppure una corta fino al 1° agosto. La base del campo è il centro di spiritualità Papa Luciani di Santa Giustina, Belluno (nella foto, con le Dolomiti sullo sfondo).
«Dopo le esperienze di campi estivi itineranti, il settore giovani ha pensato a qualcosa di diverso – spiega Gianluca Carraro, di Torreglia, che fa parte dell’equipe che sta progettando il campo – Qualcosa che mettesse insieme tre verbi: fare, fermarsi, riflettere. Penso che questo mix possa piacere ai giovani. A questo si aggiunge un tema fortemente sotto i riflettori in questo momento: quello dell’ambiente. Tutti siamo a conoscenza del disastro che ha colpito le nostre montagne, ma non possiamo fermarci solo a questo. C’è da dare il proprio contributo».
Siccome «il servizio non ha età – sottolinea Giulia Righetto, di Sambruson, altro membro dell’equipe – la proposta è stata aperta agli adulti. È un modo per rendere concreta la solidarietà e non solo parlarne. A noi adulti viene chiesto di essere credibili, lo si legge anche nella lettera che i giovani, a conclusione del Sinodo, hanno consegnato alla Chiesa di Padova: sporcarsi le mani, in questo caso per l’ambiente, è segno di credibilità».
Il campo è fatto di servizio, prima di tutto: «Ci occuperemo, opportunamente seguiti, di risanare un bosco devastato a Santa Giustina – racconta Giulia – Il resto del tempo sarà di riflessione a partire dalla Laudato si’ di papa Francesco, che ci “richiama” alla cura del creato». «Avremo l’occasione – continua Gianluca – anche di incontrare chi, nel territorio bellunese, è stato colpito dal maltempo e si è rimboccato le maniche per ripartire».
Il campo, che è una bella occasione di «dialogo e condivisione tra generazioni», evidenzia Gianluca, sta “crescendo” grazie al bel rapporto che c’è con l’Ac della Diocesi di Belluno-Feltre (dove è vescovo il “nostro” mons. Renato Marangoni). «La presidente Irene Pilotto ci sta accompagnando con passione in questa avventura – spiegano Giulia e Gianluca –Anche se lontana... è come se facesse parte dell’equipe. Sta attivando contatti su tanti fronti per farci vivere al meglio il campo. Noi, intanto, stiamo “studiando” la Laudato si’... Prossimamente ci aiuterà don Marco Cagol».