san Francesco patrono d’Italia, Ruffini su Sinodo, Mattarella emana il decreto Salvini, vescovo Oliva su arresto Lucano, rapporto Asvis 2018
Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.
San Francesco: fra Tasca (OfmConv), “vivere la fraternità oggi sarebbe una bomba rivoluzionaria”
“Dobbiamo dare a tutti gli italiani un grande sogno. La politica si sta impegnando nel fornire risposte ai problemi urgenti, ma verso cosa ci muoviamo? Oggi manca un grande sogno condiviso dal popolo”. Nel giorno in cui si celebra la festa di san Francesco d’Assisi patrono d’Italia, fra Marco Tasca, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori conventuali, riflette con il Sir sulla situazione che il Paese sta vivendo. “Mi domando: come cristiani, quale contributo stiamo dando per sognare insieme qualcosa? Non mi sembra ci sia una corsa per stare insieme a immaginare il futuro. Piuttosto, ciascuno coltiva il suo bell’orto senza avvertire l’urgenza di un progetto comune in cui impegnarsi”. Per fra Tasca, “oggi siamo chiamati alla stessa impresa. Organizzare grandi eventi è certamente interessante, ma è con la vita quotidiana che dobbiamo trasmettere uno stile che ci identifichi. Le persone guardano ai fatti, a come si vive piuttosto che a quello che si dice. È fondamentale la testimonianza. Dobbiamo vivere in una certa maniera. Francesco ha messo al centro la fraternità: pensiamo oggi che conseguenze avrebbe questa idea. Sentirsi fratelli. Cambierebbe completamente la visione di chi ci sta vicino. E così la minorità, dire al prossimo ‘Tu sei più importante di me’. Viverlo oggi sarebbe una bomba rivoluzionaria”.
Sinodo 2018: Ruffini (Dpc), tra i temi la “credibilità della Chiesa”, non solo a causa degli abusi. “Chiesto perdono”
Tra i temi delle prime due Congregazioni del Sinodo dei vescovi, c’è anche “la questione della credibilità Chiesa e del perdono chiesto dalla Chiesa per quando non è stata all’altezza dei propri compiti, in tutti i campi”. Lo ha riferito ai giornalisti Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, durante il primo briefing in corso in Sala stampa vaticana sul Sinodo dei giovani. Ruffini ha precisato che la questione della credibilità della Chiesa si riferisce “agli abusi, ma non soltanto a quelli: anche ad altre manchevolezze come comunità, quando religiosi e laici non sono all’altezza del tempo che ci è dato”. Quanto al “clima” che si è respirato tra ieri pomeriggio ed oggi, Ruffini lo ha definito “molto partecipato, molto spirituale, caratterizzato dalla grande attenzione di tutti i partecipanti, non solo dei padri sinodali”. Il primo adempimento formale del Sinodo sui giovani, ha riferito Ruffini, è stata l’elezione dei membri della Commissione per l’informazione, ieri al termine delle relazioni: ne fanno parte i cardinali Napier, Tagle, Lacroix, Schönborn e mons. Fisher (Sydney). Gli interventi al Sinodo sono stati finora in totale 25, e ogni cinque interventi è stata fatta una pausa di tre minuti, come richiesto ieri da Papa Francesco. “Uno dei momenti di maggiore commozione – ha riferito Ruffini – è stato quando è stato fatto notare dai padri sinodali che i migranti sono quasi tutti giovani”. Per gli abusi, per il tema dei migranti e per altri temi, ha riferito il prefetto, “è stato chiesto perdono”.
Decreto Salvini: Mattarella lo emana e scrive a Conte, “restano fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha emanato questa mattina il Decreto legge in materia di sicurezza e immigrazione. Ne dà notizia il Quirinale in una nota nella quale si sottolinea che il Capo dello Stato ha “contestualmente” inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. Nella missiva Mattarella così si esprime: “Avverto l’obbligo di sottolineare che, in materia, come affermato nella Relazione di accompagnamento al decreto, restano ‘fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato’, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo, e, in particolare, quanto direttamente disposto dall’art. 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia”.
Arresto Mimmo Lucano: mons. Oliva (Locri), “la verità possa prevalere”
“L’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano ci addolora, se non altro perché riguarda uno che ha fatto dell’accoglienza dei migranti la sua ragione di vita. Sono certo che la Magistratura saprà fare luce sui fatti contestati in modo che la verità possa prevalere. Nell’interesse di Lucano, di Riace e di tutta la Comunità ora sconcertata e disorientata più mai”. Lo scrive mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, in una nota su Calabria Ecclesia. Mons. Oliva ricorda che “l’accoglienza dei migranti negli ultimi anni ha visto coinvolte tantissime realtà territoriali” e che “la locride è stata in prima linea, mettendo a disposizione le strutture ricettizie disponibili”. Sottolineando come “anche la Chiesa si è adoperata in tale senso”, mons. Oliva parla di “una gara di solidarietà che ha visto impegnarsi in prima persona il sindaco di Riace e non solo”. Infatti, “sono in tante le associazioni impegnate nell’accoglienza, che hanno ridato vita a realtà territoriali e centri storici in via di spopolamento”. Evidenziando “che tanto fervore è venuto incontro alle difficoltà dello Stato e del suo apparato amministrativo”, il vescovo sostiene che “sarebbe offensivo per quanti operano nell’accoglienza strumentalizzare quanto accaduto (del resto ancora in corso di accertamento), per attaccare tutta l’organizzazione dell’accoglienza, pur sapendo che non sono mancati i limiti e gli errori commessi. In tanti casi si è sostituita allo Stato”.
Rapporto Asvis 2018: “l’Italia sta perdendo la sfida dello sviluppo sostenibile”
“L’Italia sta perdendo la sfida dello sviluppo sostenibile. E anche negli ambiti in cui si registrano miglioramenti, a meno di immediate azioni concrete e coordinate, sarà impossibile rispettare gli impegni presi dal nostro Paese il 25 settembre del 2015, all’Assemblea generale dell’Onu, con la firma dell’Agenda 2030”. Lo afferma il Rapporto 2018 dell’Asvis, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, presentato questa mattina a Roma presso la Camera dei deputati. Secondo l’Asvis, che raduna oltre 200 enti e organizzazioni, “serve dunque un urgente cambio di passo”. Il quadro relativo al periodo 2010-2016 è in chiaroscuro. L’Italia, infatti, è peggiorata in cinque aree: povertà; condizione economica e occupazionale; disuguaglianze; condizioni delle città; ecosistema terrestre. Per quattro aree la situazione è rimasta invariata: acqua e strutture igienico-sanitarie; sistema energetico; condizione dei mari; qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide. Segni di miglioramento si registrano, invece, per alimentazione e agricoltura sostenibile; salute; educazione; uguaglianza di genere; innovazione; modelli sostenibili di produzione e di consumo; lotta al cambiamento climatico; cooperazione internazionale.
Giustizia: Consiglio d’Europa, la spesa media è di 64 euro per abitante all’anno
La Commissione del Consiglio d’Europa per l’efficacia della giustizia ha pubblicato oggi il Rapporto su “efficenza e qualità della giustizia” nei 45 Paesi del Consiglio. È la settima edizione di un rapporto che esce ogni due anni, ma questa volta, con i dati del 2016, è la più completa fino ad ora per temi e Paesi considerati. Oltre 300 pagine per analizzare i costi della giustizia, la qualità dei giudici e magistrati, il livello di parità di genere, organizzazione e performance dei sistemi giudiziari in Europa. I dati e le analisi a disposizione sono tantissimi. Tra gli elementi che mergono è il leggero aumento della spesa per la giustizia: gli Stati europei spendono in media 64 euro per abitante all’anno; alcuni Stati avevano dovuto tagliare i bilanci a causa della crisi del 2008, ma ora stanno gradualmente tornando ai livelli pre-crisi. Il capitolo di spesa più consistente dell’intero sistema giudiziario sono i tribunali (il 66% in media); nei Paesi dell’Europa orientale, la parte più consistente del bilancio giudiziario va ai pubblici ministeri (circa il 30%), mentre i Paesi dell’Europa settentrionale tendono a investire maggiormente nell’assistenza legale (oltre il 30% del bilancio del sistema giudiziario); solo in Austria le tasse e spese processuali superano i costi operativi dell’intero sistema. In Francia, Lussemburgo e Spagna invece si va in tribunale senza pagare tasse.
Messaggio Francesco a cattolici cinesi: La Civiltà Cattolica, “vincolo tra Papa e Chiesa in Cina è un bene per i fedeli e per tutto il Paese”
Con il suo Messaggio “ai cattolici cinesi e alla Chiesa universale” del 26 settembre scorso, Papa Francesco ha spiegato il significato del recente accordo firmato il 22 settembre a Pechino fra Santa Sede e autorità della Repubblica popolare cinese, “assumendone tutta la responsabilità”. Al testo del Papa è dedicato l’editoriale del quaderno 4039 de “La Civiltà Cattolica” in uscita sabato prossimo, 6 ottobre. Cinque gli aspetti evidenziati. Anzitutto “la piena continuità fra la linea di papa Francesco e quella dei suoi due ultimi Predecessori” che “avevano esplicitamente auspicato e intrapreso la via della trattativa con le autorità cinesi per il bene della Chiesa in Cina”. Quindi l’importanza del mandato pontificio per le ordinazioni episcopali: “Proprio perché il Papa è servitore della piena e visibile unità della Chiesa in tutto il mondo e in tutte le regioni del mondo, è essenziale che in ogni parte del mondo i vescovi vengano ordinati con il mandato del Papa”. L’editoriale evidenzia inoltre l’unione di tutti i vescovi con il Papa, “premessa essenziale perché la comunione possa crescere e rinsaldarsi anche all’interno della Chiesa cattolica in Cina”.