Marcia della pace il 28 gennaio a Dolo. Tema: “Algoritmi di pace”
C’è il grande tema dell’intelligenza artificiale a far da sfondo alla marcia per la pace diocesana che quest’anno vedrà la parrocchia di Dolo e il territorio rivierasco come luogo nel quale si troveranno fianco a fianco la Diocesi di Padova e il Patriarcato di Venezia alla presenza del vescovo Claudio e del patriarca Francesco Moraglia grazie all’organizzazione dell’ufficio di Pastorale sociale, giustizia, pace e salvaguardia del creato in collaborazione con il Comune e numerose aggregazioni laicali e istituzioni del territorio
“Algoritmi di pace” è il titolo che si fa premessa di riflessioni e che vedrà il prossimo 28 gennaio alle ore 14.30 l’attenzione di scuole, enti locali e dell’associazionismo cattolico e non, rivolgersi su piazza mercato, a Dolo. «Toccheremo tutti i luoghi simbolo della vita sociale: si partirà da piazza Mercato, si farà tappa all’ospedale, a piazza Cantiere come luogo simbolo del lavoro, al monumento ai caduti e si concluderà presso il polo scolastico. All’accoglienza avremo i saluti istituzionali e il messaggio del vescovo di Padova – spiega suor Francesca Fiorese, direttrice della Pastorale sociale diocesana – Il tema della prima tappa sarà la fragilità intesa come limite che ci permette di scoprire la bellezza dell’umanità e sarà raccontata dalla testimonianza di giovani del servizio civile presso la cooperativa Il Portico. La seconda tappa, con la scenografia delle imbarcazioni veneziane e l’esibizione del complesso musicale Carminato, metterà in relazione l’intelligenza artificiale e il lavoro. La terza tappa ci metterà invece in ascolto della testimonianza di chi è fuggito dalla guerra per finire poi con la celebrazione eucaristica». Ma è sulla centralità dell’algoritmo, di quel motore invisibile che c’è dietro all’intelligenza artificiale, che si regge la riflessione, sospesa tra possibilità infinite e rischi inimmaginabili. «Quest’anno il tema della Giornata mondiale per la pace ci ha spiazzati, è stato come trovarci di fronte a uno sconosciuto di cui si ha timore e ammirazione insieme. Ma immersi nell’attualità di guerre tremende che sconvolgono il mondo e fino a toccare le nostre vite, di primo acchito ci è parso un tema astratto, lontano dalla sensibilità della gente e difficile da tradurre in iniziative popolari – continua suor Francesca – Ecco perché abbiamo pensato a un percorso in tre tappe: una conferenza a metà dicembre “Intelligenze artificiali, algoritmi di pace, costruiamoci il futuro”, un cineforum il 16 gennaio con il film The creator al rinnovato Cinema Italia di Dolo e la tradizionale marcia a fine gennaio. Siamo molto grati a papa Francesco che ci ha costretti a misurarci con l’intelligenza artificiale sollecitando così domande di senso su sviluppo e impiego di questa nuova frontiera tecnologica. Rimanere vigili oggi significa anche uscire dalla passività dell’impotenza di fronte a ciò che accade e muoverci per costruire un pensiero critico condiviso».