Gennaio alla liturgia. Celebrare da adulti il mistero di Cristo
Gennaio alla liturgia La terza edizione, in programma tra gennaio e febbraio a casa La Madonnina e a Villa Immacolata, si confronta con il 60° della Sacrosantum Concilium

La terza edizione di “Gennaio alla liturgia” si confronta con un anniversario importante: i sessant’anni della costituzione del Concilio Vaticano II sul rito cristiano, Sacrosanctum Concilium. L’intenzione è che non ci si limiti al compiacimento intellettualistico, ma si possa dedurre da questo scritto pieno di fermezza e di santo ardore spunti pratici. Il ciclo di meditazioni che si terranno alla casa di spiritualità La Madonnina, a Fiesso d’Artico – nei venerdì dal 12 gennaio al 2 febbraio – è affidato al carisma di vescovi liturgisti, cui verrà posta una domanda, con varie accentuazioni: celebriamo da adulti il mistero di Cristo? Ovvero: abbiamo la consapevolezza di chi è il Soggetto che opera nelle celebrazioni e di che cosa ciò debba significare? E ancora: la liturgia è arte o ambientazione? L’“attiva partecipazione” dei fedeli è un risultato raggiunto o una dolorosa mancanza? I ministeri, nel rito, come possono essere coltivati? Anche a Villa Immacolata – di sabato in sabato, dal 13 gennaio al 3 febbraio – si proverà ad arginare l’inquietudine di chi si chiede cosa fare per ripopolare la messa. I capitoli della Sacrosanctum Concilium verranno riletti con un’attenzione teologica – perché si possa comprendere la ratio che ha mosso i Padri conciliari e dire il sì dell’obbedienza con piena persuasione – ma guardando fino all’ultimo dettaglio di quella sinfonia che è l’opera di Dio, fino all’ultimo tremare di una nota d’organo, fino all’ultima sfumatura del colore di una veste, fino all’ultimo secondo di raccoglimento silenzioso dopo una preghiera.