Brugine. Nuovo futuro per l’antica canonica
Brugine La facciata settecentesca della chiesa è tornata a risplendere, mentre l’antica canonica appare ora un rudere in attesa di ricostruzione. È stato messo in sicurezza l’antico edificio, ora ceduto al Comune per farne un polo culturale. Terminati i lavori agli esterni di chiesa e campanile, tocca all’impianto elettrico
Chi attraversa il centro di Brugine vedrà una chiesa che appare rinnovata, e che da poco ha beneficiato di un intervento di restauro agli esterni e in particolare alla facciata, e accanto a essa un rudere del quale si coglie, pur allo stato attuale, la valenza storica. È l’ex canonica ottocentesca, da anni abbandonata e ora oggetto di un progetto di recupero che ne ha previsto la cessione dalla parrocchia al Comune, la cui sede è antistante, oltre la strada. «L’immobile – racconta Fabio Magagnato, assessore comunale ai Lavori pubblici – è stato oggetto di un percorso condiviso con la parrocchia, che lo cede all’amministrazione comunale a fronte di una cifra di 90 mila euro e del finanziamento dei lavori di messa in sicurezza, pari a 150 mila euro. È un immobile che non aveva un valore economico reale, ma lo ha dal punto di vista storico e per il legame con la comunità, oltre che per la posizione di fronte al municipio. Rischiava ormai di crollare e di rimanere lì per molti altri anni». Dopo avere cristallizzato la situazione salvaguardando l’immobile, l’obiettivo del Comune è ora quello di reperire i fondi per la ricostruzione: una spesa onerosa, visti i vincoli che ricadono sull’edificio, quantificata in circa due milioni di euro, che l’ente non può al momento sostenere. «Abbiamo ad esempio predisposto una richiesta di contributo alla Fondazione Cariparo – continua Magagnato – e auspichiamo che nel giro di qualche anno si possa procedere. L’idea è di farne sede di servizi culturali, con la biblioteca al piano terra e sale incontri e per associazioni al primo piano». Quanto alla parrocchia, che da decenni era impossibilitata a utilizzare l’immobile e che si era dotata di una nuova canonica, ha di recente provveduto ai restauri della chiesa relativamente alla facciata settecentesca, che è l’ambito più antico del complesso assieme al campanile: si è proceduto al restauro degli intonaci per riproporre la finitura a marmorino originaria e sono state ridipinte le facciate laterali. Il campanile è stato risanato negli esterni con interventi conservativi nella parte alta intonacata e nel fusto in mattoni faccia vista. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Borin di Arquà Petrarca, progetto e direzione lavori arch. Luca Bertolin e geom. Simone Zuppa.
La chiesa avrà una nuova illuminazione
In fase iniziale i lavori agli impianti elettrico e di illuminazione (progetto Luise Michele, ditta Elettrotech di Polverara); in attesa di autorizzazione è la finitura generale alle pareti interne.