Le speranze e le paure degli italiani sul mondo. Questo nuovo momento storico ha portato un mutamento nella visione del mondo per gli italiani
Mai come in questo periodo si può percepire una forte idea di comunità all’interno del genere umano.
Mai come in questo periodo si può percepire una forte idea di comunità all’interno del genere umano. Purtroppo questo sentimento nasce dalla lotta contro la pandemia che ha colpito tutti: i singoli cittadini e le loro famiglie, il mondo dell’economia e della politica, i governanti degli stati e le istituzioni internazionali. Scrive Papa Francesco nel suo nuovo Messaggio per la Giornata mondiale della Pace: “Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”. Molto probabilmente questo nuovo momento storico ha portato un mutamento nella visione del mondo per gli italiani.
Proprio di come gli italiani guardano agli eventi e ai processi di fondo della politica internazionale si occupa il sondaggio – che ormai da sette anni – viene pubblicato dall’Ipsos per l’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). Immediatamente appare una sorpresa tra le minacce per il Paese: infatti per la maggioranza (il 54%) è la crisi economica a far paura, la pandemia globale si posiziona al secondo posto al 22% sebbene l’Italia sia il paese con la percentuale di morti più alta nel mondo, mentre distaccati al terzo e quarto posto si trovano l’immigrazione (11%) e i cambiamenti climatici (7%). L’ordine cambia, quando si chiede di individuare le minacce a livello globale. In questo caso la pandemia (28%) e i cambiamenti climatici (25%) prendono i primi due posti e mettono dietro la crisi economica (19%). In ogni caso, però, si evidenzia – e bisognerebbe iniziare a ragionarci un po’ su – che le questioni considerate più problematiche dagli italiani sono globali e non potranno essere affrontate solamente a livello nazionale.
Il report Ispi individua anche le principali speranze del 2020: l’annuncio dell’efficacia del vaccino (55%), l’elezione di Joe Biden (27%), l’accordo sul pacchetto di fondi New Generation EU (15%) condividono il podio. Inoltre quest’anno, secondo gli italiani, l’Unione europea ha assunto un ruolo di influenza maggiore rispetto agli altri grandi attori, arrivando al 34% (dal 18% del 2019), così da superare la Russia scesa al 29%, avvicinarsi agli Usa scesi al 39% e riducendo il distacco dalla Cina che il 58% degli italiani considera l’attore più influente nel mondo. L’importanza data all’Ue e la fiducia verso il progetto di investimenti europei dovrebbe risvegliare un nuovo senso di responsabilità per guardare al futuro. Diventano dunque significative le parole del nuovo messaggio per la Giornata mondiale della pace di papa Francesco: “Ogni aspetto della vita sociale, politica ed economica trova il suo compimento quando si pone al servizio del bene comune, ossia dell’ ‘insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alle collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente’. Pertanto, i nostri piani e sforzi devono sempre tenere conto degli effetti sull’intera famiglia umana, ponderando le conseguenze per il momento presente e per le generazioni future”.