ContArcella, la rilettura del quartiere nelle pagine di un libro
Il progetto, che vede coinvolte diverse associazioni nate o che operano nel quartiere di Arcella, si propone di valorizzare le ricchezze della zona attraverso il libro non solo letto e sfogliato, ma anche raccontato in giro per le strade.
E’ una chiamata alle armi genuina, costellata da varie iniziative accomunate da un unico protagonista: il libro. Raccontato, sfogliato, illustrato e anche itinerante. Sabato 2 aprile, nella casetta all’interno di parco Piacentino, è stato presentato “ContArcella”, un progetto multiforme che vuole raccontare e valorizzare le ricchezze del quartiere padovano chiamato quotidianamente a sgomitare tra notizie di cronaca di furti, spaccio e situazioni di degrado. «L’idea è di far conoscere le positività di questa zona attraverso il libro sia come elemento fisico e tangibile sia come racconto attraverso fotografie, disegni e fumetti», ha spiegato Emiliano dell’associazione Xena, una delle 12 che aderiscono al progetto.
Tra gli ideatori c’è anche Angoli di mondo, organizzazione che da più di 30 anni è attiva sul territorio per diffondere il concetto del consumo responsabile e del commercio equo-solidale. Promotrice di iniziative di recupero dell’usato a favore soprattutto di famiglie bisognose, Angoli di mondo ha aperto lo spazio “Riparati”, un’officina a disposizione di tutti, a Noventa Padovana, con l’obiettivo di dare nuova vita a oggetti, riparandoli o sperimentando idee creative. Tra queste, hanno in mente di realizzare una libreria mobile da donare al progetto ContArcella.
L’idea del libro “prêt-à-porter” accompagna anche l’iniziativa di Limerick, libreria che sorge accanto al cinema multisala Astra: «Vogliamo sperimentare un carretto mobile per portare i libri nei parchi, almeno una volta al mese – spiega Grazia, cofondatrice di Limerick assieme all’amica Marta – Pensiamo a letture ad alta voce, soprattutto rivolte ai bambini, utilizzando racconti che saranno successivamente donati ai residenti per il book-crossing». La condivisione e lo scambio di libri sono, infatti, secondo ContArcella, strumenti necessari per tessere trame di unione e di socializzazione tra gli abitanti multietnici del quartiere e, per favorire l’integrazione attraverso la lettura, i rifugiati della Casa di don Gallo (spazio in disuso in via Tommaseo dove ragazzi eritrei, somali, ghanesi e di altre nazionalità hanno creato attività di riciclo) realizzeranno delle graziose casette di legno da affiggere in spazi pubblici dove i cittadini potranno lasciare o prendere in prestito libri a disposizione di tutti.
La rilettura del quartiere non passa solo attraverso le pagine intrise di inchiostro o ingiallite dal tempo, ma anche dai racconti profondi e personali di “biblioteche viventi”, come le ha definite Paola dell’associazione Amici dei popoli: alcuni residenti nati o trasferitisi in Arcella vestiranno i panni di oratori per raccontare le proprie esperienze di vita, tra emozioni, aneddoti, peculiarità e vicissitudini. Assieme alla narrazione orale ci saranno le favole, protagoniste nelle iniziative promosse da Rete italiana donne migranti, gruppo nato nel 2011 contro le violenze di genere. Donne straniere di diversa cultura ed etnia, vestite coi loro abiti tradizionali, racconteranno ai bambini, e in lingua originale, fiabe delle loro terre accompagnandole a una merenda etnica.
Ma quale mezzo può spontaneamente conquistare i più piccoli se non il fumetto? Così all’interno di ContArcella daranno il loro supporto anche la casa editrice BeccoGiallo, nota per i suoi graphic novel d’impegno civile, e Punti di fuga, gruppo di giovani fumettisti. Con workshop, studio di personaggi e rielaborazioni di zone del quartiere, l’idea è di lasciar spazio alla fantasia per ricreare mondi immaginari avendo l’Arcella sullo sfondo.
Il progetto si concluderà a dicembre con la pubblicazione di un "abecedario" con tutte le esperienze fatte in questo percorso. In attesa di definire con precisione il calendario che verrà aggiornato costantemente sulla pagina Facebook di ContArcella, il primo appuntamento è per il 21 maggio con il “Migrantour”, una passeggiata interculturale scelta come forma di turismo responsabile a kilometro zero per unire e far conoscere concittadini provenienti da mondi lontani.