Ecuador. Dopo il terribile sisma di aprile, la solidarietà non è venuta meno

Don Mauro Da Rin Fioretto, sacerdote padovano in missione in Ecuador dove segue da vicino le attività della Caritas locale, fa il punto della situazione. Grazie all'aiuto delle parrocchie padovane e di Asa Onlus, è stato possibile l'acquisto un piccolo camion con cui sono state portate tonnellate di aiuti nelle zone costiere più compite dal sisma dello scorso aprile. Al via anche un progetto per la ricostruzione delle case perdute.

Ecuador. Dopo il terribile sisma di aprile, la solidarietà non è venuta meno

Il 16 aprile scorso si è registrato un fortissimo terremoto (7.8 Richter con centinaia di repliche nei giorni successivi) che ha sconvolto molte zone della costa dell'Ecuador: Pedernales, Canoa, Muisne e altre. Il sisma si è fatto sentire anche nelle aree circostanti, lasciando un bilancio pesantissimo: moltissime case sono andate perse e Manta e Portoviejo hanno lamentato un 600 morti.

Come Caritas diocesana di San Jacinto abbiamo subito deciso di aiutare a medio lungo termine le Caritas parrocchiali delle diocesi di Portoviejo e di Esmeraldas. È iniziata così un'avventura inedita, di cui noi stessi riportiamo i segni... Un po’ di mal di schiena, infatti, a fine giornata arriva. Sarà che non abbiamo un fisico da scaricatori di porto, sarà che anche gli anni avanzano, sarà che il camietto è bello spartano e quattro ore di andata e quattro di ritorno si fanno sentire, però alla fine riusciamo a portare un po’ di aiuti a Manta.

Il camietto da 1,5 tonnellate acquistato con aiuti di tanti amici sensibili e generosi delle nostre parrocchie padovane e Asa onlus sta viaggiando. La spesa complessiva è stata sui 30 mila dollari. Finora abbiamo fatto una quindicina di viaggi (i primi cinque con un camion noleggiato da quattro tonnellate) caricando soprattutto riso, scatolame, kit di igiene, acqua e materassi. Nel primo viaggio in aprile anche una bara (con più di 600 morti anche questo è stato un aiuto).

L’idea che ci avete aiutato a realizzare non è tanto di aiutare. Ma di continuare ad aiutare. All’inizio tutti cercano di fare qualcosa, ma il problema è, appunto, a medio-lungo termine. Per questo abbiamo cercato di organizzare un gemellaggio con due delle parrocchie colpite: la Dolorosa di Manta e San Esteban di Charapotò. Nelle parrocchie della diocesi di San Jacinto stiamo stimolando perché si continui a sensibilizzare la gente a donare viveri, vestiti, denaro… e tempo! Le cose possiamo caricarle sul camietto e portarle, ma il tempo è quello che chiediamo alle parrocchie di condividere visitando con gruppetti di persone i fratelli e sorelle delle comunità colpite dal sisma.

Nonostante ciò che abbiamo fatto, per ora la risposta delle parrocchie è ancora tiepida, speriamo di attivare di più il tema del “gemellaggio” e creare vincolo, magari con iniziative di missioni popolari da portare lì.

C’è molta generosità e voglia di aiutare, spesso è difficile canalizzare e organizzare le parrocchie e i parroci! Mi piace raccontare di un viaggio del camietto fatto in agosto: il cassone era mezzo vuoto, così ho chiamato gli agricoltori dell’associazione Nuevos Horizontes, cacaoteros amici che come pastorale sociale diocesana  di San Jacinto abbiamo aiutato in questi anni per chiedere se potevano, per riempire il camietto, vendermi 20 caschi di “verde” (sono delle specie di banane grandi non dolci che si cucinano come le patate). Siamo andati due ore dopo la chiamata nella finca di Jacinto che aveva preparato tutto. Caricato il verde sul cassone gli ho chiesto di dirmi quanto era… mi ha detto scusandosi e davvero con vergogna autentica:

«Padre, non se ne parla, lo regalo… e disculpa (scusa) perché non ho avuto tempo di andare in cerca dei caschi migliori…sono abituato a dare il meglio ai poveri».

La prossima settimana andremo a Portoviejo per fare il passaggio di proprietá del camietto alla diocesi di lá. Il vecchio camietto del seminario adattato con cisterna che usavano per portare acqua nelle zone rurali meno servite dal governo sta tirando gli ultimi... Se riusciremo ad attivare le nostre parrocchie verranno loro a caricarsi di aiuti il camietto e portarseli lì. Nel frattempo stiamo attivando un progetto per costruire alcune case adesso che ha iniziato a piovere. 

Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato  e ci aiutano a aiutare!

don Mauro Da Rin Fioretto
sacerdote fidei donum in Ecuador

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