Progetto "Fun Time" a Perarolo di Vigonza. Ora è tempo di divertirsi
Da due anni a Perarolo di Vigonza "Fun Time" aiuta persone di seconda e terza età a uscire dall'isolamento e staccarsi dalla tv. Ogni giovedì sono oltre 70. In corso un ciclo di incontri.
L’intuizione di un professore, la disponibilità di una parrocchia, la voglia di stare insieme di tanti anziani. Sono questi gli ingredienti dietro il successo del gruppo “Fun Time”, attivo da ormai più di due anni nella parrocchia di Sant’Andrea di Perarolo di Vigonza.
L’inventore della proposta è Raffaele Battista, medico e professore di ematologia, venuto ad abitare a Perarolo di Vigonza otto anni fa e desideroso di poter dare un proprio contributo. «Ho scelto di valutare la possibilità di creare dei momenti insieme per tutti quegli anziani – ma anche non anziani – che vivono da soli o si sentono soli. C’è chi, pur avendo una famiglia, ha poco tempo per dialogare con i propri cari: i figli tornano a casa tardi, stanchi dal lavoro, e hanno poca voglia di parlare. Gli anziani sono così stanchi, soli, incollati al televisore». Per Battista si tratta di una delle più importanti piaghe moderne: «Gli anziani si trovano soli, incapaci di socializzare, rintanati nelle stesse mura domestiche per l’intera giornata, con scarse possibilità di uscirne e scarsamente propensi a essere coinvolti in problemi che non li riguardino direttamente».
Da qui, l’idea che sta dietro al progetto “Fun Time”: «Abbiamo promosso un’iniziativa che prevede il coinvolgimento e la ricreazione delle persone della seconda e terza età. Ne ho parlato con don Bruno Rampazzo, che ci ha concesso una stanza. È un’attività gratuita. Alle persone chiediamo solo nome, cognome e numero di telefono per gli auguri di Natale, di Pasqua e per il compleanno». Dopo una partenza in salita – «i volontari all’inizio ci credevano poco» – “Fun Time”, con il suo incontro settimanale il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30, si è trasformato in un successo: «Adesso la presenza media è tra i 70 e i 75 partecipanti, con punte che arrivano anche a 90-95. Questo ci ha spinto a crederci sempre di più».
Come funziona “Fun Time”? «Ascoltiamo musica, parliamo, qualcuno si esibisce in quello che può, c’è chi legge alcuni brani. Poi, quasi ogni settimana, nel mezzo di queste tre ore dedichiamo una mezz’ora a incontri di carattere educativo, sia di ambito medico che su altri argomenti: c’è il vigile che parla di sicurezza stradale o di sicurezza domestica, il nutrizionista che offre nozioni su come mangiar bene alla loro età, il cardiologo che illustra i disturbi ai quali possono andare incontro e come prevenirli…». Dopo l’incontro del 29 maggio sulla dipendenza da alcolismo, il 12 giugno (alle 20.45) si parla di ludopatia, il 21 giugno (alle 16.30) si discute di dieta vegana, il 28 giugno (sempre alle 16.30) di macrobiotica e malattie incurabili e il 4 luglio (alle 20.45) di tossicodipendenza.
Nell’équipe di “Fun Time” due volontari sono infermieri: «Siamo a disposizione per rilevare la pressione arteriosa, io sono anche medico, per cui c’è sempre la possibilità di qualche aiuto parasanitario». L’esperienza comprende anche alcune gite fuori porta, per l’esattezza due all’anno: «Non sono tragitti difficili o gite turistiche per eccellenza, ma è bello poterli accompagnare a vedere quel pezzo di mondo che per anni non hanno più visto in quanto rinchiusi in casa». È previsto anche un servizio di trasporto, effettuato dal gruppo di volontari, per gli anziani non autosufficienti, soli o con difficoltà motorie, che non vogliono perdersi questo momento di svago e socialità.
«Siamo passati da una comunità rurale, basata su regole e su una fitta rete di conoscenze, a una società nuova, più difficile. I nuovi caseggiati e le nuove abitazioni a Perarolo di Vigonza hanno accolto anche tanti nuovi anziani, che si sono trovati spaesati e con più difficoltà ad ambientarsi. Anche io sono nuovo: “Fun Time” ci aiuta a stare insieme, a rompere il ghiaccio, in tanti hanno avuto modo attraverso di essa di vivere esperienze positive».