Zugliano, l'unità pastorale e la preghiera incessante per la pace
A più di due anni dal pellegrinaggio in Terra santa, rimasto indelebile nel cuore di molti parrocchiani, continua il “Rosario di Betlemme” che porta i membri dell'unità pastorale a pregare ogni settimana per la Palestina e in generale perché chi vive nella prova abbia la pace.
Ci sono viaggi che passano e viaggi che restano, che cambiano la vita.
Quello intrapreso nell’estate 2015 in Terra Santa da una cinquantina di fedeli dell’unità pastorale di Zugliano, provenienti dalle parrocchie di Zugliano, Centrale e Grumolo Pedemonte, è della seconda categoria, tanto che ancora oggi, a distanza di più di un anno, continua in terra vicentina l’esperienza del “Rosario di Betlemme”, un ponte di spiritualità e di preghiera verso Betlemme.
«Nel corso del nostro viaggio, accompagnati dal padre spirituale del seminario maggiore don Nicola Tonello – racconta Giovanna Lucchini di Centrale – ci siamo fermati al Caritas Baby Hospital di Betlemme, retto dalle Elisabettine».
Qui, i pellegrini dell’unità pastorale di Zugliano hanno avuto modo di fare la conoscenza dell’unica realtà che in Palestina si occupa di dare cure pediatriche ai bambini, indipendentemente dalla loro provenienza e dalla loro religione, che si trova a pochi passi da quel muro che divide i popoli.
Fondamentale, in quei giorni, il sorriso e la testimonianza diretta di suor Donatella Lessio, originaria di Fellette a Romano d’Ezzelino. «Le suore, ogni venerdì alle 18, recitano il rosario per la pace proprio di fronte al muro». Una volta tornati a casa, le mille emozioni di questi giorni nella terra di Gesù si sono fatte sentire: «Abbiamo fatto fatica ad assorbire e assimilare tutto ciò che avevamo visto e vissuto, dal Padre nostro recitato al Cenacolo all’atmosfera della chiesa della Natività. Questi giorni ci hanno “messo in crisi”».
Come rispondere? Con la preghiera
«Il “Rosario di Betlemme” è nato proprio dai reduci del pellegrinaggio, ma si è diffuso anche a tanti altri fedeli».
Si prega per la pace, ogni venerdì, alle 18, in una delle tre parrocchie dell’unità pastorale; dopo le vacanze, il 2 settembre, l’esperienza è ripartita per il secondo anno da Zugliano, a ottobre ci si sposterà a Centrale, mentre a novembre la preghiera sarà recitata a Grumolo. «La partecipazione è molto sentita. Di solito recitiamo il rosario per la pace meditando alcune frasi del vangelo, anche se in questi mesi, in concomitanza con il giubileo, abbiamo pregato il rosario della misericordia».
«Si tratta di un’esperienza di preghiera molto bella – conclude il parroco moderatore dell’unità pastorale don Alessandro Spiezia – nei nostri paesi il rischio che corriamo costantemente è quello di considerarci gli unici al mondo. Così, invece, trovandoci insieme per pregare e per portare nel cuore chi soffre dall’altra parte del mondo, ci mettiamo in connessione con chi è nella prova. È bello essere chiesa anche così».