Vigonovo, l'iniziazione cristiana in vicariato
Un cammino impegnativo che però ha preso la giusta direzione. Uno dei frutti più belli è la volontà di molti genitori si sono messi in gioco diventando a loro volta accompagnatori di altri nuovi genitori che si sono affacciati a questo percorso.
La nuova forma di “iniziare la vita cristiana” che coinvolge i genitori e presuppone il superamento della paura del nuovo, è stata accolta nel 2014 da quasi tutte le nove parrocchie del vicariato di Vigonovo.
Nel rivestire il mio ruolo ho cercato, attraverso la comunicazione digitale (mail, whatsapp) di costruire un gruppo di responsabili per raggiungere tutti gli operatori di questo servizio. L’obiettivo: far conoscere iniziative, corsi di formazione, utili per formarsi e formare altre persone.
Gli appuntamenti di verifica ci offrono la possibilità di confrontarci sul lavoro svolto, di conoscerci meglio e soprattutto valorizzare noi stessi nell’essere testimoni di fede. Siamo stati scelti («Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» Gv 15,16) per collaborare a essere annunciatori della Buona Novella, aiutando a riscoprire i contenuti della fede e a farla crescere con gioia nella vita quotidiano.
Il coinvolgimento dei genitori ha offerto l’occasione per interrogarsi su quanto sia possibile, in un mondo caotico e scarso di valori di riferimento come quello odierno, essere un genitore cristiano.
Che cosa insegna questo nuovo cammino di iniziazione cristiana? L’importanza di stare insieme, la condivisione, la bellezza delle diversità, l’ascoltare per essere ascoltato. Le prospettive sono buone: in questi anni molti genitori si sono messi in gioco diventando a loro volta accompagnatori di altri nuovi genitori che si sono affacciati a questo percorso.
Il mio vicariato ha vissuto quest’anno il sacramento della penitenza o meglio la Festa del perdono, con un’attenzione particolare a “vivere” la parabola del Padre misericordioso. Il nuovo nome, quello che era chiamato tempo della mistagogia è stato sostituito con “tempo della fraternità”: la dimensione della vera relazione della comunità cristiana, dove ogni famiglia è accolta e rispettata nella sua unicità. Ci si chiede allora come possiamo essere voce e strumento se guardiamo la pagliuzza nell’occhio altrui, senza accorgerci della trave presente nel nostro (Mt 6,41).
Nazarena Volpato
coordinatrice vicariale delle catechiste