Vicariato di Villanova: cene e sport per costruire integrazione
Nel vicariato di Villanova, l'estate parla la lingua dell'integrazione con due cene etniche, musica e un torneo di calcetto in programma martedì 25 e giovedì 27 luglio. Tutto grazie alla Caritas vicariale, al gruppo missionario, al circolo Noi di Villanova e al Laboratorio permanente di partecipazione sociale.
Conoscersi vuol dire anche condividere cose semplici e piacevoli come il cibo, la musica, una partita di calcio.
Lo confermano le cene etniche svoltesi a Villanova di Camposampiero, nell’area verde accanto alla canonica, che culmineranno nelle serate di martedì 25 e giovedì 27 luglio con il torneo di calcetto dell’amicizia. Gli eventi sono stati organizzati dal gruppo Caritas del vicariato di Villanova, insieme ad altre realtà sociali del territorio come il gruppo missionario, il circolo Noi San Prosdocimo e il Laboratorio permanente di partecipazione sociale.
Le cene etniche sono state riproposte per il secondo anno consecutivo e sono già una bella e attesa consuetudine.
Il 6 luglio scorso circa 200 persone hanno partecipato alla cena rumena.
«È stato un bel momento di convivialità e conoscenza – spiega Albano Gaiani, referente vicariale del gruppo Caritas – che ha stretto ulteriormente il bel rapporto già instaurato tra la comunità rumena, la comunità straniera più numerosa di Villanova e conta circa 250 persone, e quella parrocchiale. Lo scopo di queste iniziative è proprio conoscersi, anche solo per salutarsi quando ci si incontra per strada».
Durante la serata è stato proiettato un video che illustrava alcuni aspetti culturali e geografici del paese e sono stati allestiti banchetti di artigianato. Alcune donne hanno indossato il costume tradizionale ed è stata eseguita dal vivo musica folcloristica. I volontari rumeni hanno cucinato i loro piatti tipici.
Alla serata ha partecipato anche un prete ortodosso e prima di sedersi a tavola è stato recitato il Padre nostro nei due modi diversi. La cena e l’esibizione del gruppo musicale sono stati offerti dalla parrocchia e il ricavato della serata, a offerta libera, è stato devoluto alla Caritas.
La cena africana, svoltasi il 13 luglio, ha avuto un obiettivo più mirato: quello di favorire l’integrazione di dieci ragazzi, dai 18 ai 28 anni, arrivati recentemente a Villanova e provenienti da diversi paesi dell’Africa e quindi dall’hub di Bagnoli. La cooperativa Laris ha affittato per loro due appartamenti a Murelle.
«Cerchiamo di favorire una maggiore interazione tra questi ragazzi e la comunità villanovese – spiega Gaiani – e anche per questo abbiamo chiesto loro di cucinare un paio di piatti tipici. Il resto del cibo è stato preparato da un gruppo del Togo, venuto da Massanzago. I ragazzi sono stati contenti. Alcuni di loro si sono fermati fino a tardi per sistemare e pulire. Uno mi ha chiesto: ma tutto questo lo fate per noi? Sono stati predisposti due cartelloni riproducenti l’Africa, dall’Equatore alla Libia. Molti hanno fatto delle domande sul loro paese d’origine e sul viaggio. Era quello che speravamo: che i cittadini di Villanova si abituassero a parlare con questi ragazzi».
Anche in questa occasione è stata eseguita musica del vivo: in questo caso da un percussionista con dieci tamburi.
Alla serata ha partecipato anche un imam che ha sottolineato l’impegno della comunità islamica a favore della pace.
Le attività estive per promuovere la conoscenza e l’integrazione culmineranno con il “torneo di calcetto dell’amicizia”, il 25 e 27 luglio.
All’evento, riproposto per il quarto anno consecutivo, parteciperanno due squadre rumene, i dieci ragazzi africani e gli animatori della parrocchia di Villanova, che si sfideranno, a partire dalle 21, sul campo adiacente alla parrocchia in partite di una ventina di minuti. Martedì si svolgeranno le eliminatorie e giovedì la finale, con le premiazioni e una cena in compagnia.