San Lazzaro, arriva don Renzo Zecchin e la comunità continua il suo cammino
Passaggio di testimone a San Lazzaro. Da settembre don Renzo Zecchin, già missionario in Kenya e parroco a Perarolo e Montagnana, sarà il nuovo parroco e proseguirà il lavoro di don Giovanni Brusegan che accompagna la parrocchia da gennaio come amministratore parrocchiale. «Quello che la sofferenza aveva sopito – dice don Giovanni – ma che era bene presente, è una dignità spirituale frutto di radici di fede forti. La comunità ha saputo interpretare ciò che è capitato in senso autentico e non formale. Ringrazio Dio di come questi fratelli e sorelle hanno saputo reagire alla prova vissuta, ritornando a camminare».
Mons. Renzo Zecchin è stato nominato parroco di San Lazzaro in Padova. Lunedì scorso ha incontrato il consiglio pastorale, aperto anche ad altri parrocchiani impegnati in parrocchia. Ad accoglierlo c’era don Giovanni Brusegan, che da gennaio ha guidato la comunità.
«Si è respirato un clima di serenità e amicizia – sottolinea don Brusegan – ben diverso dal primo incontro che ho avuto mesi fa, in cui si coglieva il dolore delle persone. Dolore che resta, ma viene affrontato con la sapienza della fede e una capacità adeguata di elaborare il lutto. Nell’accogliere con affetto don Renzo è emerso un atteggiamento di gratitudine al Signore per l’attraversamento di questo deserto, ma anche nei confronti della chiesa di Padova e del vescovo, che dona un nuovo parroco».
Don Brusegan consegna al nuovo parroco una comunità vitale «soprattutto dal punto di vista spirituale e liturgico. Quello che la sofferenza aveva sopito, ma che era bene presente, è una dignità spirituale frutto di radici di fede forti. La comunità ha saputo interpretare ciò che è capitato in senso autentico e non formale».
La vitalità di San Lazzaro, per don Giovanni, ha il volto dei quaranta cresimati e dei loro genitori, di chi opera nella Caritas, di chi visita i malati, dei ministri della comunione, dei lettori, del gruppo missionario, dei catechisti, di chi vive con impegno l’eucaristia feriale e domenicale... «C’è tanto di prezioso, che non ho certo inventato io! Io mi sono preso cura delle persone, accogliendo il trauma e il dolore che hanno provato, aiutandole a elaborarlo per offrirlo al Signore. Ringrazio Dio di come questi fratelli e sorelle hanno saputo reagire alla prova vissuta, ritornando a camminare».
Don Giovanni rivolge un caloroso augurio a don Renzo: «Gli auguro di essere se stesso e di donare le ricchezze che porta e la sua sensibilità... anche missionaria. Certamente, avendo più esperienza nel territorio, potrà dare maggiore organicità alla parrocchia. Ai fedeli di San Lazzaro, tutti, auguro di accoglierlo come mandato dal Signore».
Mons. Renzo Zecchin, nato Pernumia nel 1945, ha una lunga esperienza pastorale. Dopo l’ordinazione (nel 1969), e una breve parentesi iniziale (1969-1971) come cooperatore a San Lorenzo di Abano Terme, è stato infatti destinato alla missione diocesana in Kenya, dove è rimasto per 11 anni. Rientrato in Italia ha conseguito il dottorato in missiologia alla Gregoriana. Dal 1990 al 1995 è stato segretario dell’ufficio missionario diocesano. È stato parroco a Perarolo di Vigonza e Montagnana.